Andare in pensione con l’assegno INPS. E quindi con il classico trattamento pensionistico pubblico. Da incrementare e da rafforzare, pur tuttavia, con la previdenza complementare. Ovverosia, e possibilmente, attraverso la costruzione della pensione integrativa. Da parte dei lavoratori ed in particolare a partire dai giovani.
Su cosa ci riserva il futuro, infatti, questo potrebbe essere presto lo scenario. Ovverosia, quello di andare in pensione con l’assegno INPS e con la previdenza complementare. Perché nei prossimi anni le pensioni pubbliche in media saranno di importo più basso.
In pensione con l’assegno INPS e con la previdenza complementare. Vediamo cosa ci riserva il futuro
Al riguardo ricordiamo che per andare in pensione l’assegno INPS ed anche con la previdenza complementare c’è in corso un dialogo. Tra il Governo italiano che è guidato dall’ex presidente della BCE Mario Draghi. Ed i Sindacati. Ovverosia, con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
E visto che andare in pensione con l’assegno INPS in futuro non basterà, nella maggioranza dei casi, per vivere dignitosamente, si punta proprio sulla pensione integrativa. Non a caso uno dei tre tavoli tematici Governo-Sindacati verte proprio sulla previdenza complementare. E sul suo rilancio. L’altro sulla flessibilità in uscita. E l’altro tavolo ancora sulle pensioni dei giovani e delle donne. Con la possibile istituzione della cosiddetta pensione di garanzia. Ed anche con bonus contributivi per le mamme.
Cosa ci riserva il futuro in Italia per quel che riguarda la previdenza complementare
Ad allora, per andare oltre la pensione con assegno INPS, cosa ci riserva il futuro in Italia? Proprio per quel che riguarda la previdenza complementare? In merito c’è attualmente in ballo una possibile proposta per rilanciare la previdenza complementare. Attraverso la destinazione del TFR. La proposta, nello specifico, è legata all’attivazione di un nuovo periodo di silenzio-assenso.