Discutere di pensioni con chi è ancora relativamente giovane non è semplice, poiché il tema è in continua evoluzione. Un nostro lettore ci ha chiesto, ad esempio, se dopo il 2027 potrà ancora considerare 42 anni e 10 mesi di contributi come requisito per la pensione anticipata. È difficile confermare ciò che ci chiede. Probabilmente, dopo il 2026 o il 2027, ci sarà un incremento nei requisiti contributivi, che potrebbero aumentare di due o tre mesi a seconda delle previsioni sull’aspettativa di vita della popolazione.
“Buonasera, sono Davide, un lavoratore di 58 anni che ha già molti anni di contributi.
In pensione con quasi 44 anni di contributi, presto potrebbe essere così
Rispondere con certezza oggi è difficile, persino per chi mira alla pensione nel 2025, figuriamoci per chi prevede di andarci in pensione più avanti. Possiamo dire che la vita media della popolazione è tornata a crescere, dopo un calo dovuto ai numerosi decessi durante la pandemia. Questo incremento nell’aspettativa di vita, sebbene positivo, implica un aumento dei requisiti per l’accesso alla pensione. Poiché questi sono legati alle stime della durata della vita.
Ecco cosa è successo in passato e cosa si prepara per il futuro
Nel 2019, ci fu un aumento di cinque mesi per l’età pensionabile ordinaria, portando a 67 anni l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia. E a 42 anni e 10 mesi il requisito contributivo per le pensioni anticipate. Questo è stato l’ultimo incremento registrato dal sistema previdenziale. Tuttavia, un nuovo aumento è previsto presto, che potrebbe portare i requisiti per le pensioni anticipate a 43 anni per gli uomini e 42 anni per le donne.
Che scenari per le pensioni anticipate nei prossimi anni?
È importante considerare un altro aspetto. Già nel 2024, le pensioni anticipate ordinarie hanno visto un’anticipazione di tre mesi nella loro decorrenza. Anche senza un aumento nell’aspettativa di vita della popolazione per la pensione, il governo ha deciso di estendere il periodo di lavoro necessario per l’uscita senza vincoli anagrafici da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e un mese, a causa dei tre mesi di finestra previsti.
La maggior parte dei lavoratori che accedono alla pensione anticipata ordinaria hanno quindi lavorato tre mesi in più, quelli della finestra. Se il meccanismo a finestre rimarrà, e si aggiungeranno 2 o 3 mesi per il prossimo scatto, non è azzardato immaginare che il requisito contributivo potrebbe raggiungere almeno 43 anni e 5 o 6 mesi.
E se il trend dell’aspettativa di vita continua a salire, altri mesi potrebbero essere aggiunti ogni biennio. Avvicinando le pensioni anticipate ordinarie quasi ai 44 anni di contributi.