I dipendenti pubblici che vanno in pensione anticipata devono attendere la liquidazione. Il trattamento di fine servizio (TFS) segue infatti regole diverse rispetto al TFR riservato ai lavoratori del settore privato.
Le spettanze sono liquidate dall’ente previdenziale solo dopo che sono maturati i requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni o anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (12 mesi in meno per le donne).
Pensione con Quota 102 e TFS
Pertanto, come avvenuto per quota 100, i dipendenti del settore pubblico devono aspettare parecchio prima di ottenere il TFS.
Generalmente i tempi di attesa dell’Inps sono di 12 mesi per la liquidazione del TFS se il dipendente accede alla pensione di vecchiaia a 67 anni. Oppure di 24 mesi se il dipendente accede a quella anticipata in base all’anzianità anagrafica indipendentemente dall’età.
Per cui nel caso di uscita dal servizio con Quota 102, cioè a 64 anni di età con 38 di contributi versati, occorre guardare quale requisito pensionistico si centra per primo per sapere quando sarà pagato il TFS.
I tempi di attesa della liquidazione, ad esempio, per chi esce a 64 anni con Quota 102 e deve attendere i requisiti di vecchiaia a 67 anni saranno di 4 anni (3 per raggiungere l’età, più 12 mesi per la finestra).
Infiniti tempi di attesa della liquidazione
Ma non è finita qui. I tempi di attesa della liquidazione del TFS si allungano ancora in base all’importo spettante. La legge prevede che qualora la cifra superi i 50 mila euro, si debba aspettare altro tempo. La liquidazione avviene nel seguente modo:
- fino a 50mila euro in unica soluzione
- fino a 100mila euro in due rate a distanza di 12 mesi una dall’altra
- per importi superiore a 100 mila euro in 3 rate a distanza l’una dall’altra.
Il rischio è quindi quello di dover attendere molti anni prima di vedersi riconosciuto interamnete il TFS per chi va in pensione con Quota 102.