In pensione nel 2022 e 2023 con 3 rischi: Quota 102, Fornero e calcolo contributivo puro

Si potrà andare in pensione nel 2022 e nel 2023, ma con 3 potenziali rischi. Ovverosia, con la Quota 102 nel 2022 che, per le pensioni anticipate, pur tuttavia, sarà come un terno secco. Vediamo perché punto per punto.
3 anni fa
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Si potrà andare in pensione nel 2022 e nel 2023, ma con 3 potenziali rischi. Ovverosia, con la Quota 102 nel 2022 che per le pensioni anticipate, pur tuttavia, sarà come un terno secco. In quanto la misura avrà una validità pari a soli 12 mesi.

Poi, per andare in pensione non nel 2022, ma nel 2023, al momento non c’è certezza. Ma nello stesso tempo non si può escludere il ritorno in auge dello scalone della riforma Fornero. Che manderebbe tutti in pensione non prima dei 67 anni di età.

In più, per andare in pensione nel 2023, per quel che riguarda le anticipate, potrebbe diventare strutturale il calcolo contributivo puro. Ed in tal caso le pensioni riconosciute tenderebbero ad essere più basse.

In pensione nel 2022 e 2023 con 3 rischi: Quota 102, Fornero e calcolo contributivo puro

Chiarito che si può andare in pensione nel 2022 e nel 2023 con 3 rischi, in realtà lo scenario è in divenire. Proprio in materia di previdenza pubblica. E questo non per il 2022, ma proprio per l’anno successivo.

Nel 2023, infatti, dovrebbe arrivare una riforma strutturale delle pensioni. Che sarà anche il frutto del dialogo del Governo italiano, guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, con le parti sociali. Su andare in pensione non nel 2022, ma nel 2023, infatti, è in rampa di lancio un tavolo di confronto Governo-Sindacati che si chiuderà poi nel mese di marzo del 2022.

Come potrebbe cambiare la previdenza pubblica a partire dal 2023

Su andare in pensione non nel 2022, ma a partire dal 2023, vediamo come potrebbe cambiare la previdenza pubblica. Nel dettaglio, potrebbero essere introdotti scivoli a 62, a 63 ed a 64 anni. Basati come sopra accennato sul sistema di calcolo contributivo puro. Inoltre, se le istanze dei Sindacati saranno accolte, potrebbe essere introdotta pure la pensione di garanzia per i giovani. Così come è riportato in questo articolo. Perché tanti lavoratori giovani di oggi un domani potrebbero non arrivare a maturare i requisiti per la pensione.

A causa della precarietà e delle carriere lavorative discontinue.

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