In pensione prima nel 2022 ma lo spettro dei 67 anni resta in agguato: la riforma non scalfisce la Fornero, la rimanda solamente

In pensione prima nel 2022 ma lo spettro dei 67 anni resta in agguato: la riforma non scalfisce la Fornero, la rimanda solamente. Vediamo perché punto per punto. Passo dopo passo. Con le dritte pure per evitare di inciampare nello scalone.
3 anni fa
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Andare in pensione prima nel 2022 a 62, a 63 ed anche a 64 anni sarà ancora possibile. Proprio a partire dal prossimo anno. Così come è riportato in questo articolo. Pur tuttavia, l’incubo dei 67 anni resta in agguato. In quanto ad oggi la riforma non scalfisce lo scalone della riforma Fornero. Ma lo rimanda solamente.

Di conseguenza, andare in pensione prima nel 2022 potrebbe rappresentare l’ultima chance per il ritiro dal lavoro. Con la Quota 102 a 64 anni. Oppure con l’Ape Sociale a 63 anni.

Oppure ancora con Opzione Donna. In tal caso il requisito anagrafico, per le lavoratrici, si abbassa ulteriormente a 58-59 anni.

In pensione prima nel 2022 ma l’incubo dei 67 anni resta in agguato: la riforma non scalfisce la Fornero, la rimanda solamente

Andare in pensione prima nel 2022 significa anche non attendere potenziali brutte sorprese per l’anno successivo. Proprio tra scalini e scaloni. Al riguardo c’è anche da dire che i Sindacati ed il Governo italiano hanno trovato un accordo per aprire un tavolo di confronto. Proprio sulla riforma delle pensioni oltre il 2022.

Ma non è detto che il tavolo di confronto, che si chiuderà nel prossimo mese di marzo, porti poi sulla previdenza pubblica ad una fumata bianca. Anche perché le richieste di Cgil, Cisl e Uil sono tante. E nella maggioranza dei casi sono misure costose per le casse dello Stato italiano. Ecco perché, se in possesso dei requisiti, andare in pensione prima nel 2022 è una scelta da valutare.

Cosa chiedono i Sindacati al Governo italiano per la riforma strutturale delle pensioni

Chiarito perché andare in pensione prima nel 2022 potrebbe rappresentare la scelta giusta, cosa chiedono i Sindacati al Governo italiano per la riforma strutturale delle pensioni? Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che Cgil, Cisl e Uil chiedono il pensionamento anticipato strutturale. A partire dai 62 anni. Quindi, superando pure la Quota 102 introdotta dall’Esecutivo Draghi per il prossimo anno.

Ma anche l’istituzione della pensione di garanzia per i giovani. E, tra l’altro, pure maggiori tutele verso le donne e nei confronti degli occupati in mansioni usuranti.

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