In pensione subito con opzione donna o più tardi versando contributi volontari?

La pensione con opzione donna è penalizzante, ma si può anche attendere qualche anno versando i contributi volontari per avere di più.
3 anni fa
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pensione

Una lettrice ci scrive a proposito del pensionamento con opzione donna …

“Ho valutato direttamente con Inps l’opzione donna: potrei accedervi dall’1/6/2021, con un importo indicativo di 1.250 euro. Per ora ho dismesso l’idea di seguire questa strada.

Oggi la mia azienda offre un incentivo di 24 mensilità lorde per l’esodo, con possibilità di accedere alla Naspi per 2 anni. In ogni caso, dopo la Naspi, dovrei  accedere alla pensione con l’opzione donna, in quanto alla pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi potrei accedere soltanto dal 1 maggio 2026.

Mi chiedevo se, eventualmente dopo la Naspi, potessi proseguire con versamenti volontari fino alla data prevista per la pensione anticipata, in modo da arrivare ad una quota pensione da calcolo misto, come sarebbe se proseguissi il lavoro fino al 2026.

Mi sembra di aver letto che la contribuzione volontaria, ad oggi sarebbe di circa 3.500 euro per anno… sarebbe possibile procedere in questo modo, una volta terminata la Naspi?”

Risponde la redazione

La possibilità di proseguire con i versamenti volontari al termine del rapporto di lavoro e dopo la Naspi è sempre possibile.

La domanda deve essere presentata al Inps che calcolerà l’ammontare dei contributi da versare su base trimestrale.

Anche l’uscita anticipata con opzione donna è sempre possibile. Per effetto della cristallizzazione del diritto acquisito si può decidere di andare in pensione in qualsiasi momento, interrompendo i versamenti volontari.

Il calcolo della pensione

L’Inps calcolerà la pensione solo ed esclusivamente con il metodo contributivo obbligando il beneficiario delle pensione alla migrazione dei contributi versati prime del 1996 in tale sistema di calcolo. Ne risulterà ovviamente una penalizzazione che sarà tanto più grande quanto maggiori sono i contributi versati prima di quella data.

I contributi volontari versati dopo la Naspi concorreranno al raggiungimento dei requisiti pensionistici per andare in pensione al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi.

Pertanto la pensione sarà sicuramente maggiore di quella prevista con il calcolo effettuato per opzione donna.

Il dubbio è se andare in pensione prima con opzione donna accettando un taglio dell’assegno o chiedere la prosecuzione dei versamenti volontari e aspettare i 41 anni e 10 mesi di contribuzione maturata.

Noi non possiamo rispondere a questa domanda. Tuttavia suggeriamo di fare dei calcoli di previsione e vedere quanto sarebbe la sua pensione nel 2026 e quanto incide il costo della contribuzione volontaria. Tenuto conto che con opzione donna uscirebbe prima con 1.250 euro.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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