L’INAIL ha recentemente reso noti i dati provvisori relativi agli infortuni e alle malattie professionali denunciati tra gennaio e dicembre 2024. Le informazioni raccolte offrono uno spaccato significativo sull’andamento del fenomeno, distinguendo tra diverse tipologie di eventi, come infortuni sul luogo di lavoro, infortuni mortali, incidenti in itinere e quelli che coinvolgono gli studenti. L’analisi dettagliata di queste categorie consente di comprendere meglio le dinamiche del mondo del lavoro e le criticità ancora presenti.
Malattie professionali: un trend in costante crescita
L’aumento delle denunce di malattie professionali è un fenomeno che continua a consolidarsi anno dopo anno. Nel 2024, in base agli ultimi dati dell’INAIL, le segnalazioni hanno subito un incremento del 21,6% rispetto all’anno precedente, con 88.499 nuovi casi rispetto ai 72.754 del 2023.
Questa tendenza conferma la crescente consapevolezza dei lavoratori riguardo ai rischi legati all’ambiente professionale e la maggiore propensione a richiedere il riconoscimento delle patologie derivanti dall’attività lavorativa.
Le malattie professionali più frequenti riguardano il sistema osteomuscolare, rappresentando il 74,7% del totale delle denunce. Tra queste, figurano disturbi come le discopatie, spesso conseguenza di posture scorrette o movimentazione di carichi pesanti. Seguono le patologie del sistema nervoso, come la sindrome del tunnel carpale, e quelle dell’orecchio, tra cui l’ipoacusia da esposizione prolungata a rumori intensi.
Nonostante il numero crescente di denunce, resta il dubbio che molte patologie di origine professionale non vengano ancora segnalate adeguatamente. Esistono diversi motivi per cui un lavoratore potrebbe scegliere di non denunciare la propria condizione: la paura di perdere il posto di lavoro, la scarsa conoscenza dei diritti assicurativi o la convinzione che l’iter burocratico sia troppo complesso.
Di conseguenza, è probabile che la reale incidenza delle malattie professionali sia ancora più elevata rispetto ai dati ufficiali.
Diminuzione degli infortuni sul lavoro, ma crescono quelli mortali
Il 2024, rispetto alle malattie professionali, ha registrato una leggera flessione nel numero complessivo degli infortuni su lavoro, con una riduzione dell’1,9% rispetto al 2023. I casi sono passati da 422.880 a 414.853. Sebbene questo dato possa sembrare incoraggiante, va interpretato con prudenza, considerando il contestuale aumento degli infortuni mortali. Questi ultimi, infatti, hanno registrato un incremento significativo, passando da 1.029 nel 2023 a 1.077 nel 2024, con un aumento di 48 unità.
Un aspetto particolarmente allarmante riguarda gli incidenti mortali avvenuti in itinere, che rappresentano la quasi totalità dell’aumento complessivo. Dei 48 decessi in più registrati, 41 si sono verificati mentre il lavoratore si trovava in viaggio per raggiungere o tornare dal luogo di lavoro. Questa tendenza evidenzia come i rischi legati alla mobilità restino una problematica rilevante. La crescita degli infortuni in itinere, saliti dai 92.261 casi del 2023 ai 96.835 del 2024, conferma la necessità di potenziare le misure di sicurezza stradale per i lavoratori.
L’analisi combinata tra la diminuzione degli infortuni sul lavoro e l’aumento di quelli mortali solleva un interrogativo importante: è possibile che una parte degli infortuni non venga regolarmente denunciata? Se da un lato alcuni lavoratori potrebbero scegliere di non segnalare incidenti di lieve entità per evitare complicazioni burocratiche, nel caso di un decesso la registrazione dell’evento diventa inevitabile.
Questo squilibrio potrebbe quindi suggerire la presenza di situazioni di sommerso ancora difficili da quantificare con esattezza.
Gli infortuni tra gli studenti: un aumento significativo
Un’altra categoria particolarmente rilevante riguarda gli infortuni occorsi agli studenti. A partire dall’anno scolastico 2023/2024, la copertura assicurativa dell’INAIL è stata estesa agli allievi di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, includendo qualsiasi tipo di incidente verificatosi all’interno degli istituti scolastici. Prima di questa estensione, l’assicurazione copriva esclusivamente gli infortuni avvenuti nel corso di attività tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche.
Il nuovo assetto normativo ha portato a un incremento delle denunce di infortunio tra gli studenti, che sono aumentate del 10,9% rispetto all’anno precedente. I casi segnalati sono passati da 70.215 nel 2023 a 77.883 nel 2024, rappresentando il 13% del totale degli infortuni denunciati all’INAIL. A differenza dei lavoratori, tuttavia, gli studenti infortunati non percepiscono un’indennità temporanea per il mancato guadagno, ma possono ottenere un risarcimento per il danno biologico con le stesse modalità previste per gli adulti occupati.
Malattie professionali e infortuni: conclusioni e prospettive future
L’analisi dei dati INAIL relativi al 2024 mostra un quadro complesso, caratterizzato da luci e ombre. Se da un lato la lieve diminuzione degli infortuni sul lavoro rappresenta un segnale positivo, dall’altro il costante aumento delle denunce di malattie professionali e degli infortuni mortali evidenzia la necessità di interventi mirati per migliorare le condizioni di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.
Le istituzioni e le aziende devono intensificare gli sforzi per ridurre il rischio di incidenti, attraverso una maggiore sensibilizzazione, investimenti in formazione. E anche l’adozione di misure preventive più efficaci. Parallelamente, è fondamentale promuovere una cultura della prevenzione che incoraggi i lavoratori a denunciare tempestivamente le malattie professionali, affinché possano ricevere l’assistenza e il supporto necessario.
Solo attraverso un approccio integrato, che coinvolga imprese, sindacati e istituzioni, sarà possibile garantire un ambiente di lavoro più sicuro. E tutelare la salute di tutti i lavoratori, riducendo l’impatto negativo di infortuni e patologie correlate all’attività professionale.
Riassumendo
- Diminuzione infortuni sul lavoro – Calo dell’1,9% nel 2024, ma dati da valutare con cautela.
- Aumento infortuni mortali – Saliti a 1.077, con 41 decessi in più in itinere.
- Più incidenti in itinere – Crescita del 5% conferma l’alta pericolosità degli spostamenti lavorativi.
- Infortuni tra studenti – +10,9% dopo l’estensione della copertura assicurativa scolastica nel 2023/2024.
- Malattie professionali in aumento – Crescita del 21,6%, con prevalenza di disturbi osteomuscolari e neurologici.
- Necessità di prevenzione – Servono più formazione, sicurezza e incentivi alla denuncia delle patologie professionali.