Vuoi vedere che ci siamo imbrattati il corpo e ora rischiamo pure la pelle, non solo in senso estetico, ma inteso come rischio per la salute? I tatuaggi sono tornati sotto i riflettori, stavolta non per i perbenisti (ormai la polemica in tal senso è finita decenni fa), ma per l’inchiostro utilizzato dai professionisti del settore. Recenti studi hanno evidenziato la presenza di sostanze non dichiarate negli inchiostri per tatuaggi, sollevando preoccupazioni riguardo alla loro sicurezza.
Composizione degli inchiostri per tatuaggi
Gli inchiostri per tatuaggi sono composti da una miscela di pigmenti e veicoli. I pigmenti forniscono il colore desiderato e possono essere di origine organica o inorganica.
I veicoli, invece, sono liquidi che trasportano i pigmenti nella pelle e possono includere acqua purificata, alcol etilico, glicerina e altri solventi. Tuttavia, alcune di queste sostanze possono non essere innocue per l’organismo e, se utilizzate in modo improprio, possono risultare tossiche.
Alcuni studi hanno analizzato diversi inchiostri per tatuaggi, rilevando che molti di essi contenevano sostanze non dichiarate in etichetta, tra cui allergeni e antibiotici. Queste discrepanze sollevano preoccupazioni riguardo al potenziale rischio per la salute, poiché alcune delle sostanze individuate possono rappresentare un pericolo, come il 2-fenossietanolo, noto per essere dannoso per i lattanti.
Inoltre, alcune ricerche hanno dimostrato che molti inchiostri superano i limiti stabiliti per sostanze cancerogene e allergeni. Un’alta percentuale di prodotti analizzati ha mostrato una discrepanza tra l’etichettatura e le sostanze effettivamente contenute, in violazione delle normative esistenti.
Migrazione delle particelle nel corpo
Dopo l’iniezione nella pelle, i pigmenti dell’inchiostro possono viaggiare nel corpo sotto forma di nano e microparticelle, accumulandosi nei linfonodi.
Questo fenomeno potrebbe avere implicazioni sulla salute, poiché la presenza di particelle estranee nei linfonodi potrebbe influenzare la risposta immunitaria. Alcune ricerche stanno cercando di determinare la correlazione tra inchiostri per tatuaggi e l’insorgenza di tumori della pelle, anche se al momento non è stato dimostrato alcun collegamento significativo.
Per proteggere i cittadini europei, a partire da gennaio 2022, migliaia di sostanze chimiche pericolose individuate negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente sono soggette a restrizioni più severe. Questa regolamentazione riguarda, ad esempio, le sostanze chimiche che provocano il cancro o mutazioni genetiche, quelle tossiche per la riproduzione, nonché le sostanze sensibilizzanti e irritanti per la pelle. L’obiettivo è ridurre i rischi per la salute e garantire l’uso di pigmenti più sicuri per chi sceglie di tatuarsi.
Chi desidera farsi un tatuaggio dovrebbe informarsi accuratamente sulla composizione degli inchiostri utilizzati dal tatuatore e assicurarsi che siano conformi alle normative vigenti. È fondamentale scegliere studi di tatuaggi che rispettino elevati standard igienici e utilizzino prodotti certificati e sicuri. Inoltre, è consigliabile consultare un dermatologo in caso di reazioni avverse o dubbi sulla sicurezza dei pigmenti utilizzati.
Mentre i tatuaggi rappresentano una forma d’arte e di espressione personale, è essenziale essere consapevoli delle potenziali implicazioni per la salute legate agli inchiostri utilizzati.
Informarsi e scegliere professionisti qualificati può contribuire a ridurre i rischi associati a questa pratica.
Tatuaggi e implicazioni economiche
tema degli inchiostri per tatuaggi e delle loro sostanze nascoste può avere diverse implicazioni economiche, sia per il settore dei tatuaggi che per i consumatori. Ecco alcune considerazioni:
- Impatto sulle attività dei tatuatori: Le restrizioni sulle sostanze chimiche presenti negli inchiostri possono aumentare i costi per i tatuatori, che dovranno acquistare prodotti certificati e conformi alle normative europee. Ciò potrebbe tradursi in un aumento dei prezzi per i clienti. Inoltre, eventuali ritiri di inchiostri non conformi possono danneggiare i fornitori e obbligare i tatuatori a rifornirsi di alternative più costose.
- Possibili sanzioni per chi non rispetta le norme: Se le autorità intensificano i controlli sugli inchiostri utilizzati nei saloni di tatuaggi, chi non rispetta le normative rischia multe e chiusure forzate. Questo potrebbe portare a un mercato più regolamentato ma anche alla proliferazione di studi illegali o non certificati, con un aumento del lavoro in nero.
- Effetti sulla domanda di tatuaggi: La crescente consapevolezza sui rischi per la salute legati agli inchiostri potrebbe dissuadere alcune persone dal tatuarsi o spingerle a scegliere solo studi che utilizzano prodotti di qualità certificata. Se i prezzi dovessero aumentare a causa delle nuove regolamentazioni, potrebbe ridursi la domanda, almeno nel breve termine.
- Opportunità per il settore dei pigmenti certificati: L’inasprimento delle normative potrebbe favorire le aziende che producono inchiostri sicuri e certificati, creando un mercato più selettivo e specializzato. Le aziende che investono in ricerca e sviluppo per creare pigmenti atossici potrebbero ottenere un vantaggio competitivo.
In sostanza, le regolamentazioni sugli inchiostri per tatuaggi possono avere un impatto economico su tatuatori, fornitori di inchiostri e consumatori, influenzando prezzi, domanda e conformità alle normative.
In sintesi.
- Le restrizioni sugli inchiostri per tatuaggi aumentano i costi per i tatuatori e possono far salire i prezzi per i clienti.
- Chi non rispetta le normative rischia multe e chiusure, mentre potrebbe crescere il mercato degli studi non certificati.
- Le aziende che producono inchiostri sicuri e certificati potrebbero beneficiare delle nuove regolamentazioni.