Incidenti stradali: è stata emessa una direttiva dal Dipartimento Pubblica Sicurezza – Servizio Polizia Stradale – del Ministero dell’Interno, il 21 Luglio con il n. prot. 300/A/5620/17/144/5/20/3, per garantire un’azione coordinata delle Forze di Polizia volta alla prevenzione e al contrasto dei principali comportamenti alla base degli incidenti stradali.
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Incidenti stradali: maggiore sicurezza sulle strade
La nuova direttiva mira ad adeguare le istruzioni contenute nella precedente direttiva, per tener conto:
- sia dei nuovi pericoli alla guida che, soprattutto a partire dal 2015, hanno determinato un incremento degli incidenti mortali e dei decessi, confermato anche dal trend dei primi 6 mesi di quest’anno;
- sia del progresso della tecnologia, per gli apparecchi diretti all’accertamento in automatico delle violazioni ai limiti di velocità.
La direttiva individua le azioni di prevenzione e contrasto in cui, nei prossimi mesi, si concentrerà l’attività delle Forze di Polizia e delle Polizia Locali.
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Lotta alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti
Gli uffici di Polizia sono invitati ad incrementare l’acquisto e l’utilizzo sistematico dei dispositivi di controllo, etilometri e precursori, conformemente agli indirizzi già impartiti in materia. In ordine all’accertamento della guida sotto l’influsso di droghe, la direttiva ritiene utile estendere a tutto il territorio nazionale il modello sperimentato a partire dal 2015 in alcune Province, basato sull’uso di precursori per test rapidi seguito, in caso di positività, dall’esame del sangue e dalla visita medica.
Contrasto degli eccessi di velocità
La direttiva prevede un corposo allegato, dedicato alle modalità di collocazione e uso dei dispositivi di accertamento automatico delle violazioni dei limiti di velocità:
• dispositivi di accertamento della velocità media (es. Tutor), il cui utilizzo deve avvenire “su tratti di strada non troppo brevi, tali da far prospettare un controllo pressoché simile a quello della velocità istantanea o puntuale.
A tal fine si ritiene opportuno che la distanza minima tra le sezioni di ingresso e di uscita del tratto stradale, lungo il quale si esegue il controllo, non risulti inferiore a cinquecento metri, se la velocità ammessa lungo lo stesso tratto non sia superiore ai 60 km/h, e a mille metri se la velocità ammessa è superiore o uguale a 100 km/h, con distanze minime intermedie in funzione della velocità nell’intervallo tra 60 e 110 km/h”.
Inoltre, qualora circostanze eccezionali (es. presenza di un cantiere) comportino l’introduzione di un limite di velocità più basso limitatamente ad una parte del tratto stradale interessato dalla rilevazione della velocità media, rispetto all’intera tratta l’eccesso di velocità va comunque calcolato assumendo a riferimento il limite massimo costante applicato sulla medesima;
• controllo di funzionalità e di taratura, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n.113/2015;
• riduzione della velocità del 5% (con un minimo di 5 Km/h), a favore del trasgressore;
• presegnalazione dei dispositivi di controllo.
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Controllo di utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco protettivo
Per le cinture di sicurezza verrà posta particolare attenzione all’impiego di quelle dei sedili posteriori degli autoveicoli e dei dispositivi di ritenuta per bambini.
Contrasto di uso del cellulare e dello smartphone durante la guida
La direttiva ritiene necessario concentrare gli sforzi di tutte le Forze di Polizia, comprese quelle estranee alla specialità della Polizia Stradale, verso l’attività di contrasto dell’uso scorretto dei telefoni cellulari e degli smartphones alla guida. A tal fine, verranno pianificate delle azioni di controllo ad alto impatto su tutto il territorio nazionale
Fonte: F.A.I.