Indennità di trasferta in busta paga: come sono tassate?

Come vengono retribuite le trasferte dei dipendenti e come sono tassate queste remunerazioni?
9 anni fa
2 minuti di lettura

Rimborso a piè di lista

I rimborsi a piè di lista sono costi documentati dal dipendente e sostenuti dall’azienda che possono essere portati, dal datore di lavoro, in deduzione al 100%. Tali voci non saranno inserite nella busta paga del dipendente e non saranno, quindi tassate. Queste spese possono essere intestate sia al dipendente che all’azienda, l’importante è che siano in ogni caso finalizzate alla trasferta. Rientrano in tali spese anche il vitto e l’alloggio giornaliero che devono, però, rimanere in un certo limite fissato in

  • 180,75 euro al giorno per trasferte nel territorio nazionale
  • 258,20 euro al giorno per trasferte all’estero

  Le spese che esulano dal vitto e alloggio devono, invece, rimanere nei seguenti limiti giornalieri:

  • 15,49 euro per trasferte nel territorio nazionale
  • 25,82 euro per trasferte all’estero.

  Tutte queste spese, però, devono essere documentate con fatture, scontrini, note spesa per essere deducibili.

L’intestazione di tali spese a dipendente o azienda permette la piena deducibilità e la non imponibilità in capo al dipendente ai fini Irpef.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Affitti in nero: cosa cambia nel 2016 con la Legge di Stabilità?

Articolo seguente

Come aprire uno studio con le agevolazioni mutuo prima casa