Probabilmente uno dei settori che più ha sofferto della crisi economica di questi anni e dell’emergenza pandemica con tutti i lockdown che si sono susseguiti nel tempo è stato il settore dei lavoratori autonomi ambulanti. il blocco dei mercati, delle fiere e degli eventi a rischio assembramenti, hanno avuto un impatto notevole sul settore dei commercianti, soprattutto quelli itineranti come i cosiddetti ambulanti. Il settore ha subito davvero un bruttissimo colpo che ha finito con il mettere in ginocchio molti di loro.
“Gentile redazione, volevo capire se potete darmi una mano voi che senza dubbio né sapete più di me. Dopo 30 anni ho deciso di chiudere la mia attività. Per trent’anni ho fatto il venditore ambulante ma adesso la mia attività non è più sostenibile. Spese più alte delle entrate, poche vendite e tasse mi costringono alla decisione definitiva. Ho deciso quindi di chiudere e mi trovo davanti ad un autentico bivio della mia vita, perché a 62 anni non ho i requisiti per la pensione e sono costretto, mio malgrado, a rivedere la mia vita. Potete dirmi se alla luce di quello che ho spiegato, avrei diritto a qualche aiuto da parte dello Stato, senza necessariamente dover richiedere il reddito di cittadinanza?”
Cos’è l’indennizzo commercianti per chi chiude l’attività
Il nostro lettore effettivamente si trova in una situazione abbastanza complicata dal momento che la decisione che ha maturato, probabilmente dettata dalla crisi economica di questi anni, lo porta, nonostante la veneranda età, al punto di partenza, cioè a trovare come andare avanti.
L’indennizzo commercianti aperto anche ai lavoratori itineranti
La misura quindi è in funzione da oltre 25 anni ma non mancano commercianti che sembra non la conoscono. Soprattutto i commercianti ambulanti. Anche i commercianti ambulanti hanno questa opportunità, cioè di recuperare dall’INPS l’indennizzo commercianti. Anche per loro l’unico vincolo riguarda la licenza che va definitivamente restituita al Comune presso cui era stata aperta. Inoltre occorre cancellarsi definitivamente da eventuali registri come può essere quello della Camera di Commercio. In pratica restituendo la licenza (o rottamandola come si dice in gergo), il nostro lettore può avere diritto a questo indennizzo. L’indennità per commercianti è dedicata a quanti interrompono la loro attività commerciale a partire dai 62 anni di età per gli uomini e dai 57 anni di età per le donne. Avendo proprio 62 anni il nostro lettore, se decide davvero di chiudere per sempre l’attività, nulla sembra poterlo ostacolare in questa sua eventuale richiesta.
A quanto ammonta l’indennità
Un valido strumento di aiuto quindi è disponibile per chi ci scrive. Infatti l’indennità è pari a 524,35 al mese per il 2022. L’indennità sia adegua all’incremento del costo della vita. Pertanto la cifra prima citata è suscettibile di variazioni ogni anno e nel 2023 dovrebbe salire per via dell’elevato tasso di inflazione registrato. Resta il fatto che si tratta di un valido aiuto e delle situazioni al limite della sopravvivenza come lo è quella del nostro lettore.