Secondo l’ultimo rapporto di ‘Save the children’, dal nome paradigmatico ‘Infanzia rubata’, sono 700 milioni i bambini che, nel mondo, non hanno possibilità di vivere la propria infanzia: per un minore su quattro, è vietato essere bambini. I problemi maggiori sono sicuramente in Africa: il Niger, infatti, è al primo posto in questa dolorosa classifica. Al contrario, i paesi dove l’infanzia è curata maggiormente vede in testa tutti i paesi europei e generalmente occidentali: l’Italia si posiziona al nono posto dietro Norvegia, Slovenia, Finlandia, Olanda, Svezia, Portogallo, Irlanda e Islanda e davanti a paesi come la Germania e il Belgio.
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Vietato essere bambini in moltissimi paesi: i dati più allarmanti
Ecco i dati principali che riguardano l’infanzia rubata:
- un bambino su sei, circa 263 milioni di bambini, non va a scuola
- 168 milioni sono coinvolti in forme di sfruttamento e lavoro minorile
- ogni anno 6 milioni muoiono prima dei 5 anni per cause facilmente prevenibili
- soffrono di malnutrizione acuta 156 milioni di bambini con meno di 5 anni
- un bambino su ottanta, circa 28 milioni, fugge da guerre e persecuzioni
- 75mila giovani di meno di 20 anni sono stati assassinati nel 2015
- 15 milioni le spose-ragazze (prima dei 18 anni)
- 4 milioni le spose-bambine (prima dei 15 anni), una ogni 7 secondi
- 17 milioni le ragazze che, a meno di 19 anni, partoriscono, una ogni 2 secondi
Ecco, Strage di bambini: accogliere i profughi o lasciarli ‘massacrare’? L’ambiguità dell’Occidente.
Infanzia non facilissima neanche in Italia (nel futuro): le parole di Valerio Neri
L’Italia, come già detto, si posiziona al nono posto, ma le parole di Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia, sono dure anche nei confronti del nostro paese, in quanto la situazione sta peggiorando in maniera progressiva:
In Italia, tuttavia, c’è ancora molta strada da fare per dare a tutti i bambini la possibilità di costruirsi un futuro, considerando che oltre un milione di minori vive in povertà assoluta e che quasi 1 su 3 è a rischio povertà ed esclusione sociale, una delle percentuali più alte in Europa. Deprivazioni materiali che hanno ripercussioni gravissime anche sulle opportunità educative dei nostri bambini e dei nostri ragazzi, negando loro la possibilità di apprendere e coltivare le proprie passioni e le proprie aspirazioni
Approfondimento – La scuola ha ancora senso? Il 65% dei bambini farà un lavoro che ancora non esiste: una riflessione sul ‘futuro’.
Gli 8 punti del rapporto di Save the Children
L’infanzia negata, il divieto di essere bambini, come lo abbiamo chiamato, si realizza mediante 8 meccanismi diffusissimi in molti paesi del mondo. Ecco l’analisi che viene fuori dal rapporto di Save the Children.
- Bambini che fuggono da guerre e persecuzioni: 28 milioni di bambini – il paese che vive il dramma maggiore è la Siria
- Bambini che non vanno a scuola: 263 milioni (uno su sei)
- Bambini che lavorano: 168 milioni, di cui 85 milioni svolgono mansioni altamente pericolose
- Bambine che si sposano in tenera età: 15 milioni, di cui 4 milioni prima di aver compiuto 15 anni
- Bambine e gravidanze precoci: 17 milioni e rappresenta la seconda causa di morte per queste ‘bambine’
- Bambini morti per cause evitabili: 5,9 milioni per ‘malattie’ come diarrea, malaria e polmonite
- Bambini malnutriti: 156 milioni, un bambino su quattro – la malnutrizione è davvero una piaga, perché non permette uno sviluppo fisico e mentale ‘normale’
- Bambini e ragazzi assassinati: 75mila minori sotto i 19 anni, 200 ogni giorno – i paesi a più alto tasso sono quelli latinoamericani (Honduras, Venezuela e El Salvador)