Di necessità, virtù. Il vecchio proverbio si adatta perfettamente alle strategie che gli italiani stanno mettendo in campo per far fronte a un’inflazione che cresce costantemente, e raggiunge vette record da quasi quarant’anni a questa parte, e un caro vita che rischia inoltre di far saltare l’intera filiera produttiva nazionale.
Una fotografia della situazione si trova in uno studio di Coldiretti/Censis, che riesce alla perfezione a raccontare le strategie degli italiani per risparmiare sul carrello della spesa.
Di necessità, virtù. Una ricerca Istat ha mostrato cosa sta succedendo in maniera estremamente semplice: si spende di più per la spesa ma si consuma meno. Gli italiani stanno risparmiando sulla spesa alimentare. I dati parlano chiaro: nel mese di novembre 2022, ad esempio, le vendite dei beni alimentari sono cresciute in valore del 6,3%, a causa dell’inflazione del caro vita, ma sono diminuite in volume del 6,3%. Gli aumenti maggiori riguardano innanzitutto la verdura, poi la pasta, il pane e il riso, a seguire carne e salumi, poi ancora la frutta, il pesce, latte e formaggi, uova.
Tutti beni di prima necessità. E di questa prima necessità, gli italiani stanno facendo virtù. Virtù spesso e volentieri profondamente ‘etica’.
Quali sono le strategie degli italiani contro l’inflazione alle stelle e il caro vita
Ma quali sono le virtù che gli italiani stanno mettendo in campo per necessità? Secondo lo studio di Coldiretti/Censis, l’81% degli intervistati ha dichiarato di aver preso l’abitudine di compilare una lista della spesa prima di recarsi al supermercato.
Saggia decisione, indubbiamente, per frenare gli acquisti ossessivi-compulsivi. Ma per cercare di limitare la spesa complessiva? L’83% degli italiani acquista i prodotti soltanto se sono in offerta e si reca in più negozi/supermercati a seconda dei prodotti che si trovano a prezzi scontati.
L’intervista
Gli italiani, nonostante tutto, hanno anche un’etica profonda. L’80% degli intervistati ha dichiarato di acquistare prodotti agricoli italiani, non solo perché ritenuti di maggiore qualità, ma anche per sostenere economicamente le imprese italiane. Il 69% degli intervistati ha dichiarato di cercare prodotti a chilometro zero, mentre il 50% ha deciso di acquistare nei mercati dei contadini.
Le virtù, anche etiche, degli italiani sono ben conosciute. E dinanzi alle necessità non sono soliti arrendersi. Il messaggio di questo studio della Coldiretti dovrebbe arrivare forte e chiaro a chi governa: gli italiani, anche in momenti di sacrificio, mettono in campo forme di solidarietà.