La fine dell’impero mediatico di Chiara Ferragni aveva spinto a credere molti di noi circa la morte di un settore dell’economia apparentemente inarrestabile: l’influencer marketing. E’ bastata una sanzione a carico dell’imprenditrice digitale per “pubblicità ingannevole” per provocare una crisi d’immagine irreversibile e con danni finanziari incalcolabili. Tuttavia, il caso mediatico di questi giorni ci dimostra che gli influencer sono vivi e vegeti anche dopo il “pandoro-gate”.
Termini dell’accordo con Mondadori
E’ di ieri la notizia che Mondadori pagherà 6,9 milioni di euro per rilevare il 51% di Waimea, la società che gestisce i diritti d’immagine di Benedetta Rossi e del marito Marco Gentili.
Benedetta Rossi food blogger di successo
Benedetta Rossi è attualmente uno dei casi di maggiore successo di “influencer marketing”. Chi la segue sui social o in tv con il famoso programma Fatto in casa per voi, sa che parliamo di una food blogger. Il successo è arrivato negli anni, grazie alla capacità di parlare a un vasto pubblico e in maniera semplice. Su Instagram la donna vanta 4,9 milioni di follower e il suo canale YouTube ha 3,2 milioni di iscritti. I suoi libri di ricette risultano sempre tra i più venduti in Italia. Di fatto, una Chiara Ferragni della cucina.
L’immagine della coppia è così pulita, che i due hanno avvertito il desiderio di “giustificare” l’accordo con Mondadori dopo che è uscita la notizia. Come se fare soldi grazie a una propria capacità fosse un peccato da espiare. Hanno sostenuto la necessità di affidarsi a persone che già conoscono bene, in modo da implementare l’attività, che altrimenti avrebbe rischiato un impasse per le conoscenze limitate di cui disporrebbero.
Può sembrare paradossale, ma gran parte del successo del suo influencer marketing Benedetta Rossi lo deve all’essere percepita come poco social. I suoi fan la vedono più come una donna normale, anche perché si atteggia a tale e non ama apparire. Negli anni ha rilasciato pochissime interviste e ciò la rende maledettamente normale. Qualcuno può eccepirne l’ipocrisia, ma la verità è che si può avere un vasto successo mediatico senza per questo rincorrere un tele-obiettivo, specie all’infuori del contesto strettamente lavorativo.
Influencer marketing della normalità
Anche per questo la coppia ha voluto “rassicurare” il suo pubblico che non cambierà nulla sul piano dei contenuti. Come dire che la normalità di questi anni non sarebbe destinata a tramutarsi in una china all’insegna dell’ostentazione. E, in fondo, il suo successo svela come vi sia spazio per un influencer marketing non sguaiato, implementato da persone percepite come “normali”. Forse ad essere andato in crisi è più che altro il modello del divismo portato avanti per molto tempo dai Ferragnez e che faceva tanto cafonal. O forse la normalità alla lunga vince sugli eccessi e chi la interpreta ha tra le mani un business vincente che in pochi vedono a suo tempo.