Inizio scuola a ottobre, una sciocchezza economicamente insostenibile

Non c'è più alcun dubbio sull'inizio della scuola, la proposta di partire a ottobre viene bocciata senza indugi. Ecco perché.
2 mesi fa
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Scuola d'estate 2021

Docenti e sindacati ci hanno provato, ma il Governo ha rispedito la proposta al mittente, con l’appoggio di genitori a dir poco infuriati per la stessa. Stiamo parlando dell’inizio scuola a ottobre, una sciocchezza su tutti i fronti, ma soprattutto dal punto di vista delle tasche degli italiani. La proposta era arrivata già da un po’ di tempo, ma il Ministero dell’Istruzione e del Merito probabilmente non l’ha nemmeno presa in considerazione, pubblicando senza indugi il calendario scolastico per la stagione 20224/2025.

Le differenze sono soltanto regionali e dovute a motivi climatici.

I sindacati ci hanno provato

Come ogni anno, anche per questo 2024 le Regioni hanno fissato le date per l’inizio scuola e il suo giorno conclusivo, lasciando i sindacati della scuola fortemente delusi per non aver preso in considerazione la loro proposta; iniziare l’anno scolastico a ottobre. Ma da dove nasce questa strampalata proposta? A quanto pare, il motivo era dettato da esigenze climatiche, i sindacati (appoggiati dai docenti) hanno chiesto questa sorta di rinvio per l’eccessivo caldo, così da permettere agli alunni di stare in classe in un clima un po’ più fresco. Come detto, però, la politica italiana non ha preso minimamente in considerazione questa proposta, tutti rientrano a settembre, con differenze di pochi giorni tra una Regione e l’altra.

Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, aveva così sostenuto la proposta in questione: “Con questa afa è assurdo iniziare le lezioni entro metà settembre, meglio ottobre. Ci vuole buon senso e lungimiranza. Anche i cicli produttivi devono cambiare e la Pubblica amministrazione deve avviare questi cambiamenti secondo il clima”. I sindacati si sono avvalsi anche della Società Italiana di Pediatria, oltre che della Federazione Italiana Medici Pediatri e l’Associazione Nazionale Pedagogisti per motivare le loro ragioni, sostenendo che l’inizio delle attività scolastiche a ottobre avrebbe scongiurato possibili malori in classe per il caldo eccessivo.

Inizio scuola a ottobre, assolutamente no

Come detto, niente di tutto questo è stato preso in considerazione, ma perché la proposta è stata addirittura etichettata come una vera e propria sciocchezza da molti genitori? Innanzitutto, due parole anche sulla questione salutare. Verissimo che il caldo eccessivo in classe può essere un problema anche per gli studenti, ma qui è l’organizzazione e la struttura scolastica a dover far fronte al disagio. Servono condizionatori, più che rimandare le aperture. Detto ciò, i genitori hanno trattenuto il fiato alla proposta dell’inizio scuola a ottobre. Perché? È presto detto, perché una tale proposta sarebbe insostenibile economicamente per le famiglie. Oggi mamma e papà fanno i salti mortali per andare a lavoro e tenere i figli per tre mesi.

I nonni sono una grande fortuna, ma non tutti ce l’hanno, ed ecco che i costi di centri estivi, baby sitter e affini diventano un salasso insostenibile. E i docenti vogliono addirittura farsi qualche settimana di vacanza in più, arrivando a 4 mesi tondi tondi? Ecco perchè i genitori sono letteralmente insorti, preoccupati che davvero la politica potesse appoggiare una proposta del genere e far gravare sul loro conto questo rientro posticipato. Ricordiamo inoltre che per le famiglie quest’anno il ritorno a scuola si preannuncia già di suo più costoso, per l’inflazione che ha fatto salire i costi di libri e altro materiale scolastico. Secondo alcuni studi, il costo medio per un centro estivo è di 190 euro a settimana.

Riassumendo…

  • niente inizio scuola a ottobre, la politica boccia la proposta dei docenti;
  • i genitori erano sobbalzati quando hanno letto della proposta;
  • il motivo è che una pausa di 4 mesi sarebbe un costo eccessivo per le famiglie.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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