L’Inps paga puntualmente la cassa integrazione guadagni (Cig). Basta polemizzare contro l’istituto di previdenza che sta adempiendo al meglio alle immani richieste di assistenza a causa della crisi.
Lo fa sapere l’Inps stesso aggiornando i dati sui pagamenti Cig effettuati finora in tutta Italia. Nonostante gli imprevisti iniziali dovuti allo scoppio della crisi sanitaria lo scorso anno con la prima ondata, oggi tutte le richieste di Cig sono elaborate e pagate con puntualità.
Cassa Integrazione: esaudito il 98,3% delle richieste
Più nel dettaglio, alla data del 25 gennaio 2021, l’Inps ha gestito circa 3,56 milioni di domande di cassa integrazione per emergenza Covid da parte delle aziende.
Le domande Inps respinte sono 271 mila e quelle in lavorazione 88 mila, di cui 60 mila (quasi il 70%) sono state presentate tra dicembre e gennaio. Nell’ultimo trimestre del 2020, in particolare da novembre, si è nuovamente intensificato l’afflusso di domande di autorizzazione e di pagamento.
Nonostante l’afflusso notevole di domande, anche i pagamenti ai lavoratori risultano aver coperto ad oggi il 98,3% delle richieste pervenute, ovvero 16,9 milioni di domande su 17,2 milioni di domande. Sono in lavorazione i pagamenti per 293 mila prestazioni di cui 252 mila giunte a gennaio.
Inps contro la stampa snocciola i numeri veri
Lo rende noto l’Inps, in risposta alle cifre pubblicate dal quotidiano La Repubblica. Il numero di lavoratori coinvolti nelle domande in lavorazione non può essere determinato fino a quando non pervengono dalle aziende i modelli SR41. Pertanto non può essere 1,2 milioni come il quotidiano Repubblica erroneamente sostiene basandosi su una stima priva di metodo.
E relativamente alle domande antecedenti, del periodo marzo-settembre 2020, risultano pendenti primi pagamenti diretti Cig per 500 persone. Pratiche ancora in esame per problematiche complesse, alcune delle quali possono riguardare fattispecie non autorizzabili.
Complessivamente, per quanto riguarda i pagamenti ai lavoratori, l’Inps ha gestito ad oggi oltre 17 milioni di operazioni di pagamenti diretti, rivolti a 3,6 milioni di lavoratori, e oltre 10 milioni di pagamenti a conguaglio dopo anticipo alle aziende per 3,4 milioni di lavoratori, con un esborso complessivo, ad oggi, di quasi 20 miliardi di euro per Cig Covid.
Conti Inps, nessun allarme per il buco a bilancio
L’Inps risponde anche alle critiche mosse da alcuni giornali circa il buco di bilancio da 16 miliardi di euro che si è creato a seguito della emergenza sanitaria. Benché il CIV dell’Istituto abbia ammonito circa la preoccupante situazione contabile dell’Inps a fine 2020, l’Inps fa sapere che
non esiste alcun allarme per il pagamento delle pensioni e delle altre prestazioni dell’Istituto, che possono essere finanziato attingendo, sulla base di vari strumenti che le legge mette a disposizione, a risorse dello Stato.
Parole che tranquillizzano solo in parte visto che l’Istituto ha messo in vendita parte del proprio patrimonio immobiliare – fanno notare gli esperti – agli enti locali. Si tratta di un’azione dettata da urgenza, dato che il provvedimento è stato inserito nel Decreto Rilancio dello scorso anno. Dovrebbe fruttare nell’immediato circa mezzo miliardo di euro e rappresenta un primo passo per tappare il buco.