Inps online: dal 1 marzo 2021 accesso al sito solo tramite Spid, Cie o Cns

Dal 1 marzo 2021 per accedere ai servizi Inps serve lo Spid. In alternativa si può utilizzare CIE o CNS con lettore di smart card.
4 anni fa
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Dal 1 marzo 2021 per accedere ai servizi Inps online bisogna essere in possesso di Spid. A ricordarlo con una nota dell’Istituto nazionale di previdenza. Patronati, consulenti, intermediari e utenti dovranno quindi munirsi del nuovo sistema pubblico di identità digitale.

In alternativa si può utilizzare CIE (Carta di identità elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) per le quali è necessario munirsi di lettore di smart card. Queste tre modalità di accesso sono valide, non solo per l’accesso ai servizi Inps, ma per tutte le amministrazioni pubbliche.

Inps online, accesso al sito solo tramite Spid

Dal 1 marzo 2021 non è quindi più possibile utilizzare le credenziali rilasciate dall’Inps, cioè il PIN e la password. Più precisamente, gli utenti in possesso delle credenziali fornite dall’Istituto, potranno continuare a utilizzarle fino alla naturale scadenza, e comunque non oltre il 30 settembre 2021.

Non saranno più rilasciate, invece, nuove credenziali personali di accesso. Dal 1° ottobre 2021, quindi, i cittadini dovranno dotarsi, a scelta, di uno dei tre strumenti di accesso a tutti i servizi della PA. Come precisa una nota:

dal 1 marzo 2021 non sono più rilasciate nuove credenziali Inail a nessuna categoria di utenti.
I nuovi soggetti che richiedono a qualunque titolo l’abilitazione ai servizi online devono utilizzare come esclusiva modalità di accesso Spid, Cie e Cns
.

Periodo di transizione terminato

Termina così il periodo di transizione stabilito dal governo. Il decreto Semplificazioni dello scorso anno prevede infatti che fino al 28 febbraio 2021 si possa accedere ai siti web della pubblica amministrazione anche tramite PIN e altre credenziali precedentemente abilitate. Dal 1 marzo 2021, però, l’accesso è consentito esclusivamente tramite:

  • Sistema pubblico di identità digitale (Spid),
  • Carta d’identità elettronica (Cie);
  • Carta nazionale dei servizi (Cns).

La novità investe tutto il comparto della pubblica amministrazione, dall’Agenzia delle Entrate, ai Comuni. Non solo quindi l’Inps. Dal 1 marzo 2021, infatti, tutti i siti pubblici saranno accessibili attraverso il nuovo sistema di autenticazione digitale.

Come si richiede lo Spid

La richiesta dello Spid è molto semplice. Accedendo ad apposito sito del governo occorre inserire i propri dati anagrafici corredati di indirizzo di posta elettronica e numero di cellulare tenendo a portata alcuni documenti.

Carta di identità e codice fiscale in primis. Per la validazione dei dati occorrerà registrarsi presso uno degli identity provider autorizzati ed elencati dopo di che si otterranno le credenziali per l’accesso a tutti i servizi della PA.

In alternativa ci si può recare in Posta. Si tratta del sistema più semplice e veloce per ottenere lo Spid direttamente allo sportello.

Per richiedere lo Spid bisognerà quindi recarsi presso un qualsiasi ufficio postale muniti dei seguenti documenti:

  • documento di identità
  • tessera sanitaria con codice fiscale
  • numero di cellulare
  • indirizzo di posta elettronica

Una volta identificati presso l’ufficio postale e firmata la documentazione sul trattamento dei dati personali, si riceveranno le credenziali di accesso via email e il codice di attivazione via SMS.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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