Se soffro di insonnia a causa dei problemi sul lavoro, l’azienda è tenuto al risarcimento? L’azienda è tenuta a garantire ambienti di lavoro salubri, non solo dal punto di vista della sicurezza fisica, ma anche mentale e psicologica.
L’azienda è tenuta al risarcimento non solo per il comportamento dei propri vertici, ma anche per quelli dei dipendenti di pari grado del lavoratore danneggiato. Se il lavoratore all’interno dell’ufficio trova colleghi particolarmente ostili che fanno di tutto per metterlo in cattiva luce, il datore di lavoro ha l’obbligo di intervenire, predispone misure di sicurezza a favore del dipendente maltrattato.
Insonnia e stress per problemi sul lavoro dovuti al mancato riposo
Secondo i giudici della corte di Cassazione, il dipendente che riesce a dimostrare di aver subito uno stress psicofisico, dovuto ad eccessiva usura lavorativa ha diritto a un indennizzo automatico. In dipendente dovrà dimostrare di aver subito un danno lavorando ad esempio, 7 giorni su 7, senza potersi riposare, almeno un giorno a settimana.
I giudici della Corte di Cassazione chiariscono che il risarcimento non spetta quando è lo stesso dipendente che si sobbarca di preoccupazioni o che si fa volontariamente carico di superlavoro.
Insonnia e risarcimento: la documentazione da presentare
In riferimento al risarcimento per insonnia dovuta dall’ambiente di lavoro, il dipendente dovrà dimostrarlo con la seguente documentazione:
- certificato medico che dimostri l’effettiva sussistenza della patologia l’insonnia;
- il certificato medico deve anche accertare le cause dell’insonnia;
- il dipendente dovrà dimostrare che l’ambiente lavorativo è insalubre, provare un eventuale mobbing, le angherie e i dispetti subiti dai colleghi, ecc.
Dopo aver raccolto la documentazione necessaria bisogna fare causa all’azienda con richiesta di risarcimento danni.