L’Inter di Antonio Conte disputerà dopo ben 10 anni una finale europea, avendo stracciato lunedì sera, allo stadio di Duesseldorf, lo Shaktar Donetsk per 5 reti a 0. L’Europa League manca tra i trofei italiani dal 1999, quando fu il Parma a portarsi a casa l’allora Coppa UEFA. Per i nerazzurri, che incontreranno venerdì sera il Siviglia, sarà l’occasione per lanciare al calcio continentale il messaggio di ritorno sui campi che contano. Ma in gioco c’è più del prestigio. Ad oggi, la società di Suning ha incassato 5,5 milioni di euro grazie all’Europa League.
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Con l’approdo in finale, l’Inter ha già messo le mani su altri 4,5 milioni. Se, poi, riuscirà ad alzare la coppa, le verrà riconosciuto un ulteriore premio di 4 milioni. E non è finita. Vincendo, parteciperebbe alla Supercoppa europea, potendo incassare altri 3,5 milioni certi, a cui si aggiungerebbe un altro milione nel caso di vittoria. Dunque, l’Inter potrà incassare ancora fino a un massimo di 13 milioni di euro, al netto del market pool, il meccanismo di distribuzione dei diritti televisivi tra le squadre appartenenti alla stessa federazione.
Non stiamo parlando delle cifre stellari della Champions League, ma non sono da buttare, specie per una squadra che ha la necessità di mostrarsi quanto più allettante possibile in vista del calciomercato tardo-estivo di quest’anno. Da settimane si specula sulla possibile cessione di Lautaro Martinez, con il Barcellona interessato e, però, giudicante la richiesta “eccessiva”. Ma proprio dai catalani arriverebbe la super-bomba di Lionel Messi in fuga per un’altra grande squadra europea. E gli indizi porterebbero o al Manchester City o all’Inter.
Il jolly della vittoria a Colonia
La vittoria della finale di Europa League darebbe a Conte non solo quel riconoscimento europeo necessario per competere più alla pari con Pep Guardiola. Alzare la coppa gli garantirebbe anche l’inserimento della sua Inter tra le squadre di testa di serie per i sorteggi della prossima stagione di Champions. In altre parole, avrebbe un primo girone più semplice, non dovendosi scontrare con big del livello di Real Madrid, Juventus, Liverpool, Bayern e PSG. E questo renderebbe più agevole il cammino europeo per il 2020/2021, un fatto che a sua volta verrebbe percepito positivamente da un top player come l’argentino, a caccia di nuovi successi e di riscatto d’immagine dopo il disastro di venerdì scorso contro il Bayern.
Per non parlare del fatto che anche in ottica sponsor sarebbe un’altra cosa presentarsi a negoziare con un trofeo europeo in bacheca. Prestigio e soldi, insomma, direttamente e non. Questo c’è in gioco al RheinEnergieStadion di Colonia, questo venerdì. Per Conte e i suoi, l’opportunità di rilanciare la maglia dopo anni di sofferenza in Serie A e di marginalità in Europa. Che poi le vittorie funzionano così: una volta che arrivano, se ne portano dietro altre.
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