C’era una volta la banca, quella tradizionale, con gli sportelli, l’usciere, il cassiere, il direttore e le filiali lustrate a specchio. Oggi si ha la percezione che tutto questo non esisterà più, sostituito dall’internet banking. E’ uno degli effetti della pandemia.
L’internet banking, cioè la banca da pc o smartphone, rappresenta ormai un modello consolidato che costringerà le banche fisiche a chiudere. Personale, filiali, agenzie, tutto è destinato a scomparire.
Internet banking e pandemia
Non è una novità, già lo si era intravvisto 20 anni fa, agli arbori del nuovo secolo, ma oggi la pandemia ha imposto un’accelerazione al cambiamento.
E se non fosse per la circolazione di banconote, monete e assegni, le banche sarebbero già una realtà astratta. Forse inutile nell’era digitale, quando per pagare un bollettino o una tassa è sufficiente recarsi dal tabaccaio.
Come conseguenza, la figura del bancario resterà un tenue ricordo. Migliaia di posti di lavoro sono destinati a scomparire per essere sostituiti da nuove figure professionali specializzate. E quello che prima faceva un cassiere, già oggi lo può fare un software. Sarà solo una questione di tempo.
Banche digitali cresceranno del 178%
Così ,tra i settori colpiti dall’accelerazione digitale c’è quello bancario, dove la pandemia e il distanziamento sociale hanno spinto sempre più consumatori a interagire attraverso canali digitali con le loro banche. Se nel 2019 il mercato dell’internet banking è stato valutato 11,43 miliardi di dollari, secondo le previsioni di Allied Market Research, nel 2027 raggiungerà 31,81 miliardi, con una crescita del 178%.
È quanto emerge dal World Retail Banking Report 2020. Da qui è emerso infatti che le banche che hanno implementato piattaforme digitali ritengono più semplice e intuitivo incrementare l’utile operativo. Individuare nuove fonti di valore e migliorare le efficienze operative.
I clienti preferiscono internet banking
Una trasformazione storica quella del settore bancario, in cui il 75% dei consumatori intervistati – si legge nel report – preferisce l’internet banking alle filiali fisiche. Fenomeno in aumento rispetto al 49% registrato prima della pandemia.
Mentre il 55% predilige l’utilizzo delle app di mobile banking, rispetto al 47% riportato in precedenza. Inoltre, secondo Boston Consulting Group, a livello mondiale, il 24% dei clienti prevede di utilizzare meno le filiali o di smettere del tutto di andarci anche dopo la fine della pandemia.
In Italia, i clienti delle banche sono stati tra i più attivi su online e mobile banking. Il 51% degli italiani ha intensificato il proprio rapporto con la banca di riferimento sul canale online, mentre il 54% ha aumentato l’uso del mobile.
“Ancor prima dell’esplosione dell’internet banking le banche hanno avuto la necessità operativa di gestire e integrare grandi quantitativi di dati, per esempio dalle filiali alle sedi centrali o anche verso istituti di controllo e governance come Banca d’Italia – spiega Luca Musso, Cto di Primeur, multinazionale specializzata nella Data Integration.