6) Altro tema caldo è l’occupazione: il mercato del lavoro sembra aver esaurito la spinta propulsiva del Jobs Act. Da liberale qual è, come valuta la riforma del governo Renzi e quale pensa possa essere il modo per non interrompere la creazione di nuovi posti di lavoro?
Purtroppo, non funzionano neppure le riforme del mercato del lavoro se l’economia resta stagnante. Se tu “cambi le regole”, ma non rilanci la domanda e non rendi le nostre imprese più competitive riducendo il carico fiscale e burocratico, non c’è formula contrattuale, nuovo codice del lavoro, “politica industriale” o “incentivo” che possa magicamente creare nuovi posti di lavoro.
7) L’immigrazione è un argomento caldissimo nell’Europa di oggi. La cancelliera Angela Merkel sembra avere subito una batosta nella sua regione proprio per la sua politica di apertura indiscriminata delle frontiere ai profughi. Se fosse al governo, come penserebbe di risolvere la questione dei flussi in ingresso nel nostro paese?
Servono soluzioni nette. Come Conservatori e Riformisti, da due anni proponiamo i modelli canadese e australiano.
Il punto essenziale è la scelta anno per anno delle quantità e tipologie di immigrati effettivamente integrabili nel mercato del lavoro italiano (come fanno altri Paesi, a partire da Canada e Australia).
Oltre questo limite, servono missioni di respingimento: “FERMARE LE NAVI PER FERMARE LE MORTI” (come attuato in Australia dal premier conservatore Tony Abbott “Operation Sovereign Borders”) .
8) Il vice-cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, ha di fatto dato per morto il TTIP, l’accordo di libero scambio tra UE ed USA. In entrambe le sponde dell’Atlantico soffia un vento contrario a queste intese transnazionali sulla libera circolazione delle merci, in particolare. Anche Lei appartiene a quel centro-destra italiano ostile al TTIP? E perché?
No, io da liberale credo nel mercato e nello scambio, e volentieri ho sottoscritto un appello dell’Adam Smith Society per non dare per morto il TTIP. Un eventuale blocco del TTIP si rivelerebbe un danno per noi e una perdita di opportunità per le nostre imprese. Sul TTIP sono state dette troppe sciocchezze, a destra e a sinistra.
[tweet_box design=”box_09″ float=”none”]#Capezzone: per #lavoro serve crescita non leggi[/tweet_box]