Nell’ampio parco dei certificati già emessi in passato da Intesa Sanpaolo ne spunta uno scritto su 1 sottostante interessante e che non hanno bisogno di presentazioni.
Se si ha l’esigenza di investire su un’azione appartenenti al settore petrolifero ottenendo al contempo un flusso reddituale mensile incondizionato, è possibile quindi prendere a riferimento un certificato Unicredit Fixed Cash Collect scritto sul portafoglio che andremo a presentare
Il tutto mediante “investimento indiretto” di danaro relativamente limitato – taglio nominale unitario da 100 Euro -.
In questo caso l’intento non è quello di mostrare le caratteristiche di funzionamento del certificato ma come sia possibile investire indirettamente su 1 titolo visibilmente salito di prezzo dal momento dall’emissione del certificato ad oggi. Grazie all’attuale prezzo lettera, aumenta sia il buffer di protezione nonché il “guadagno” sulla componente lineare in caso di perdita alla rottura della barriera.
Verranno fornite quindi due analisi di scenario:
- nella prima viene messo in evidenza lo sconto sulla componente lineare in caso di rottura della barriera, indotto contemporaneamente dal prezzo attuale di acquisto del certificato e dal valore % del sottostante
- nella seconda analisi viene messo in evidenza anche l’ulteriore guadagno sulla componente lineare indotto dalle cedole garantite che il certificato elargisce
Introduzione quantitativa al sottostante
L’azione in questione non ha bisogno di presentazioni essendo rappresentata da ENI. Tuttavia è sempre bene fare delle considerazioni
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- L’azione è quotata da un periodo di tempo sufficientemente ampio per effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare il comportamento di base, e quindi la natura stocastica (mean reverting o trend following), che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
- L’azienda presenta fondamentali solidi, rimane sempre sotto l’occhio dell’investitore ed è esposta a variabili economiche come i tassi d’interesse (le utilities sono sempre mediamente altamente indebitate ma ciò non deve necessariamente essere un segno di pericolo. Esse sono semplicemente indebitate perché, grazie alla loro struttura riescono ad effettuare investimenti in grado di onorare gli impegni presi)
- Sarebbe poi interessante, in un approccio top-down analizzare maglio il tutto e con metriche più complete (vedi il P/E, EV/EBITDA o altre come alcuni rapporti con in Net Cash Flows)
- In ultimo, ma non per importanza, l’azienda stacca dei dividendi che corrono in aiuto alla strutturazione del prodotto (dato che i dividendi attesi in futuro non vengono distribuiti ai detentori del prodotto strutturato, ed utilizzati invece nella costruzione del prodotto stesso)
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: punti salienti, come investire su Eni
- Barriera europea sul capitale al 75% del valore iniziale
- Cedole mensili incondizionate dello 0,51% (6,12% annuo incondizionato sul taglio nominale unitario di 100 Euro) con la prossima pagabile il 29.04.2022
- Ultima cedola mensile condizionata dello 0,51% (con trigger uguale alla barriera europea)
- Prezzo lettera rilevato a circa 101,20 Euro – chiusura del 14.04.2022 –
Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: funzionamento, come investire su Eni
Il fixed cash collect targato Unicredit paga cedole mensili incondizionate di 0,51 Euro ogni mese e fino al penultimo (7 cedole rimanenti a partire da quella pagabile il 29.04.2022). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore del sottostante.
A scadenza si prefigurano 2 scenari:
- l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola condizionata di 0,51 Euro se il sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea posta al 60% del valore iniziale (nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 8 le cedole, quindi si considerano 104,08 Euro);
- in caso contrario il Certificate non paga l’ultimo premio condizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante, pagando un importo pari al valore nominale moltiplicato per la suddetta performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale).
Nella seconda analisi di scenario e nel caso di perdita verranno inserite anche le 7 cedole garantite incassate, che permettono di evidenziare l’ulteriore buffer di protezione in caso di rottura della barriera
Da notare la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.
Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: il sottostante con commento sulla componente lineare
La situazione attuale sul sottostante del certificato di investimento fixed cash collect è la seguente:
- Eni: livello iniziale (11,642 Eur), Barriera/trigger cedola (8,7315 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura del 14.04.2022 a 14,2 Eur, pari al 121,97% del livello iniziale)
NB: Eni si trova sopra il suo valore iniziale. Inoltre, il fatto che Eni si trovi al 121,97% del valore iniziale e che il prezzo del certificato quoti ad un valore molto più basso di 121,97 Euro (vedi il prezzo lettera a circa 101,20 Euro) implica uno sconto del certificato proprio dato sul bias prodotto dalle opzioni con barriera, dato dal prezzo lettera rispetto il valore attuale % del Worst Of. Per maggiori informazioni si legga anche: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!
A seguire la doppia analisi di scenario.
Analisi dinamico-oggettiva con commento all’investimento indiretto
In base alle quotazioni attuali del sottostante WO ed un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di circa 100,20 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni)
se STM non è scesa oltre il -38,51% dall’attuale quotazione il certificato paga il totale 104,08 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a circa 8 mesi intorno al 2,85% rispetto il suddetto prezzo lettera.
Nella prima tabella si può vedere come, dal -40% al -70% del sottostante ci sia uno sconto sulla componente lineare che va da circa il 12,32% al 6,16%. Il certificato perde quindi meno, in %, rispetto alla perdita % di terreno del sottostante.
Nella seconda tabella invece, è possibile vedere come la perdita sulla componente lineare si riduca ulteriormente inserendo anche le 7 cedole garantite riguardanti il secondo scenario: infatti a fronte di un -40% il certificato perde solamente il -24,16%, mentre su un -60% del sottostante si ottiene un -48,26% e così via.
Commento: senza avere la pretesa di stimare quale sia il futuro valore di mercato di Eni, l’investitore meno esperto può quindi acquistare questo certificato che consente comunque di ottenere sia un buon buffer di protezione sia un discreto rendimento potenziale a scadenza indotti dal bias individuato.
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