Intestare la casa a un figlio o ad un genitore: quali sono i costi?

Se si decide di donare o vendere un immobile ai figli o ai genitori quali sono i costi fissi da sostenere? Vediamo come variano in base al fatto che sia prima casa oppure no.
7 anni fa
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Cosa si deve fare se si vuole vendere o donare un immobile a un figlio o ad un genitore? La cosa che spaventa maggiormente in questi casi non sono molto gli adempimenti necessari ma il passaggio di proprietà e i suoi costi e le tasse da pagare.

Le tasse da pagare, infatti, possono variare se si tratta di una vendita o di donazione e se per il ricevente si tratta o meno di abitazione principale (prima casa). Molto spesso i genitori tendono a fare donazioni ai figli per evitare i problemi che potrebbero presentarsi alla successione per dissidi tra fratelli, ma esistono anche i casi di figli che intestano la casa ai genitori per metterla in salvo dal rischio pignoramento.

Costi donazione o vendita prima casa

Se la casa donata o venduta è, per il ricevente, prima casa, e quindi il beneficiario non possiede altri immobili nel Comune in cui si trova quello da trasferire, e non possieda altri immobili per i quali si è fruito delle agevolazioni prima casa, le agevolazioni previste sono molto vantaggiose, sia che si tratti di una vendita che di una donazione. Gli importi da pagare sono, infatti:

  • imposta di registro nella misura del 2%
  • imposta ipotecaria di 50 euro
  • imposta catastale di 50 euro.

Se l’immobile non supera il valore di  1 milione di euro non si deve pagare, tra l’altro, neanche l’imposta sulle donazione. A questi costi, poi, va aggiunto il costo del notaio perché, in ogni caso, sia la donazione che la vendita necessitano della presenza del professionista.

Costi donazione o vendita di immobile che non è prima casa

Anche nel caso che per il ricevente non si tratti di prima casa non è dovuta l’imposta sulle donazione qualora l’immobile non abbia un valore superiore a 1 milione di euro. Si è tenuti, però, al pagamento di:

  • 200 euro fissi di imposta di registro
  • Imposta ipotecaria del 2% sul valore dell’immobile
  • Imposta catastale dell’1% sul valore dell’immobile

A questi costi, come nel caso precedente, bisogna aggiungere l’onorario del notaio.

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