Dal 1 aprile 2020 sarà più semplice l’iter per ottenere la pensione di invalidità dall’Inps. Entrano infatti a regime le semplificazioni introdotte lo scorso anno per i cittadini di età compresa fra i 18 e 67 anni che faranno richiesta del beneficio all’Inps.
Si tratta di una novità già sperimentata dal 10 dicembre 2019 e che ora, dal 1 aprile 2020 appunto, passa a regime semplificando notevolmente l’iter burocratico e sanitario per il riconoscimento dell’invalidità civile e la concessione dei benefici, anche economici, a norma di legge.
Domanda di invalidità, novità sulle procedure
Con messaggio numero 1275 del 20 marzo 2020 l’Inps, quindi, consente di anticipare l’invio delle informazioni di tipo socio-economico già al momento della presentazione della domanda di invalidità civile, al pari di quanto attualmente già avviene per coloro che non sono più in età lavorativa (cioè gli ultra 67enni). Più nel dettaglio, il vantaggio delle nuove modalità di domanda di invalidità civile, di cecità o di sordità consiste nella possibilità di ridurre i tempi di erogazione dell’assegno a cui si ha diritto anticipando le informazioni di tipo sociale ed economico, che di solito vengono trasmesse solo dopo aver concluso l’istruttoria sanitaria. Nello specifico, il messaggio Inps recita: “al fine di consentire l’invio anticipato delle informazioni, sono state apportate delle modifiche alla procedura di acquisizione online delle domande di invalidità civile da parte della categoria di beneficiari in parola, che sono operative, in modalità non esclusiva, dal 10 dicembre 2019”.
Tempi più brevi per istruire la domanda
Ma come si velocizza il procedimento? All’atto pratico, chi presenta domanda di invalidità direttamente o attraverso i patronati dovrà fornire tutta una serie di informazioni propedeutiche di tipo socio-economico e reddituale che andranno poi a formare la scheda personalizzata del soggetto beneficiario dell’assegno di invalidità una volta ottenuto il via libera dall’ufficio sanitario.
Sarà quindi necessario inserire nel modulo Inps preposto le seguenti informazioni:
- dati dell’eventuale ricovero;
- dati relativi allo svolgimento di attività lavorativa;
- dati reddituali;
- modalità di pagamento;
- delega alla riscossione di un terzo “quadro G”;
- delega in favore delle associazioni “quadro H”.
- eventuali dichiarazioni di responsabilità e documenti aggiuntivi.
Una volta che il patronato avrà inviato la domanda di invalidità, di cecità o di sordità bisognerà attendere il verbale sanitario, dopodiché si riconosce automaticamente il diritto alla prestazione economica.
L’assegno di invalidità Inps
Ricordiamo che per ottenere le prestazioni economiche al soggetto dovrà essere riconosciuta in sede civile una percentuale di invalidità di almeno il 74% e fino al 99,9%. Con una percentuale del 100%, l’Inps riconosce il grado di inabilità (invalidi totali). L’Inps riconosce la pensione di inabilità ai soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale e permanente, di età compresa tra i 18 e i 66 anni e 7 mesi che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge. Di seguito, le percentuali con i gradi di invalidità riconosciuti coi relativi benefici:
fino al 33% | Nessun riconoscimento |
dal 46% | Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata |
dal 33% al 73% | Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali |
dal 66% | Esenzione ticket sanitario |
Dal 74% al 100% | Prestazioni economiche |