I percettori di assegno di invalidità civile devono comunicare al Inps i propri redditi 2021. Hanno tempo fino al 21 marzo 2022 per inviare il modello Red onde evitare problemi coi pagamenti.
La data di scadenza per la presentazione del modello Red 2022 (“Dichiarazione Reddituale – Red Semplificato”) è stata prorogata di tre settimane rispetto al 28 febbraio di ogni anno. Come da messaggio Inps n. 1083 del 8 marzo 2022 che spiega anche le modalità per farlo.
Invalidi civili e limiti di reddito
Come noto, la prestazione erogata dall’Inps è soggetta a determinati limiti di reddito.
Dal 1 gennaio 2022 sono così stati aggiornati anche i limiti di reddito per gli assegni di invalidità e per l’indennità di frequenza. Per non subire riduzioni o sospensioni non bisogna superare da quest’anno i 5.010,20 euro lordi. Per la pensione di inabilità, ciechi e sordi, invece, tale limite sale a 17.050,42 euro all’anno.
E’ pertanto necessario che il beneficiario faccia attenzione per non vedersi sospendere l’erogazione mensile dell’assegno comunicando al Inps i dati reddituali. Sono esenti da produrre modello Red gli invalidi che non hanno percepito redditi nel 2021 e coloro che hanno già presentato tale dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.
Mancata presentazione modello Red 2022 e sanzioni
La presentazione del modello Red pensionati può essere presentata direttamente al Inps attraverso il siti internet accedendo tramite le proprie credenziali digitali. Oppure, prendendo contatti con il Contact Center Inps al numero verde 803 164 (da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile).
In alternativa ci si può rivolgere ai CAF che svolgeranno la pratica gratuitamente fornendo anche adeguata assistenza sulla compilazione del modello Red 2022.
I redditi devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali per il lavoro autonomo e per quelli derivanti da reddito d’impresa.
Per chi omette o si dimentica di trasmettere il modello RED è previsto, a seguito di controlli d’ufficio, la sospensione dell’assegno e il recupero delle somme indebitamente pagate per il periodo di competenza.