In Italia i disabili sono tutelati da una serie di norme che fanno riferimento ad una legge famosissima emanata nel 1992. Si tratta della legge 104 del 5 febbraio 1992, conosciuta semplicemente come legge 104. Un insieme di norme e regole atte a garantire, come letteralmente cita la stessa legge, “l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. La normativa riguarda direttamente il disabile, ma non solo. Infatti da questo apparato normativo escono diverse tutele anche per i familiari dei disabili. La legge 104 è un contenitore di norme che prevedono aiuti economici, tecnici, psicologici e tanto altro.
“gentile esperto, volevo porvi all’attenzione una particolare situazione che si è venuta a materializzare nella mia famiglia. Mio padre ha gravi condizioni di salute. All’età di 75 anni abbiamo deciso in famiglia di partire con le pratiche di invalidità e accompagnamento. Siamo andati dal nostro medico curante che ha prodotto il certificato medico. Mi ha detto che la procedura è telematica ed io questo già lo sapevo che si faceva tutto al computer. Questo, a maggio 2022. Mi aveva detto che le ASL avrebbero chiamato mio padre a visita e che mi sarebbe arrivato un SMS sul cellulare (ed inserii il mio numero di telefono per essere sicuri di riceverlo). Dopo settimane e mesi di attesa, ho provato a chiamare alle ASL e mi hanno detto che non avevo fatto domanda. In pratica dovevo andare dal Patronato dopo essere andato da medico. Ieri ho fatto questo e mi hanno detto che la domanda è scaduta. Che serve un altro certificato medico. Perché tutto questo? Ha sbagliato il mio medico a fare la domanda?”
Come essere riconosciuti invalidi, si parte dal medico curante
Si chiama modello SS3 ed è il certificato medico da cui parte qualsiasi domanda relativa alla disabilità da parte dei diretti interessati.
Cosa c’è nel modello SS3 per l’invalidità
Il riconoscimento da parte dell’INPS di un’invalidità utile a godere dei privilegi previdenziali e assistenziali parte inevitabilmente dal modello SS3. Si tratta del certificato medico in cui il medico di base indica le patologie del disabile e le condizioni critiche di salute che ha. Dopo l’invio del certificato da parte del medico di base, con la ricevuta che quest’ultimo ha consegnato al disabile, occorre il Patronato. Infatti il certificato medico non equivale a domanda di invalidità presentata. Questa domanda viene fatta dal Patronato. L’errore di fondo del nostro lettore, probabilmente per scarsa comunicazione o per errata comprensione tra medico e diretti interessati è proprio questo. È venuto meno il secondo passaggio utile, cioè l’interessamento del Patronato che doveva presentare la domanda.
Il certificato medico di invalidità vale 90 giorni
Il fatto che dopo tante settimane il nostro lettore voleva sanare la situazione ha il secondo errore insito dentro la vicenda.
Si perdono mesi di indennità con una certa facilità
Per il nostro lettore un problema aggiuntivo si materializzerà nel momento in cui si riesce a presentare istanza, stavolta nei termini, dopo un nuovo modello SS3. In genere tutte le prestazioni INPS partono dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti. In alternativa, dal primo giorno del mese successivo a quello della domanda. È evidente che i mesi trascorsi con domanda non fatta, nel caso in cui effettivamente il padre del lettore abbia diritto a pensione o accompagnamento, saranno di fatto mesi di indennità persi. Occorre sottolineare che a prescindere dalla data di presentazione della domanda, la decorrenza delle prestazioni sono sempre dal primo giorno del mese successivo. La solerzia è necessaria quindi, non appena il medico di famiglia ha rilasciato la ricevuta di invio del modulo SS3. Le domande presentate entro la fine del mese di inoltro del modulo SS£ infatti, faranno decorrere la prestazione dal primo giorno del mese successivo. Domande presentate anche i primi giorni del mese successivo invece, rimandano la decorrenza all’altro mese ancora.