C’è una misura destinata agli invalidi civili erogata dall’INPS mensilmente a partire dai 18 anni di età e fino ai 67 anni. Si chiama Assegno di Invalidità Civile e riguarda soggetti che hanno ottenuto un grado di invalidità, dopo la visita presso la Commissione Medica per gli Invalidi Civili, in misura non inferiore al 74%. L’importo dell’assegno è tale che difficilmente può essere ritenuto sufficiente per vivere una vita dignitosa. Anzi, dobbiamo dire che è davvero esiguo, fissato com’è nel 2024 a 333,33 euro al mese.
“Salve, mi chiamo Paolo e sono stato riconosciuto invalido con un assegno mensile di 333 euro. Sono diversi mesi che non lavoro più, ma adesso ho ricevuto una nuova proposta di lavoro. Vorrei accettarla, ma mi chiedevo se avrò conseguenze sulla mia pensione. Grazie.”
Invalidità civile, pensione e svolgimento di un lavoro: ecco i limiti e le regole per non perdere la prestazione
L’Assegno di Invalidità Civile, come detto in premessa, è un’indennità che l’INPS riconosce a chi è riconosciuto invalido civile. Ma solo se ha un grado di invalidità tra il 74% e il 99% e se ha un’età compresa tra i 18 anni già compiuti e i 67 anni non ancora compiuti. La misura ha una caratteristica spiccatamente assistenziale e, come tale, non avendo collegamento alcuno ai contributi, richiede il rispetto di determinati requisiti, come quelli di residenza o reddituali del diretto interessato.
Infatti, l’Assegno di Invalidità Civile è una misura destinata tanto a cittadini italiani quanto a comunitari o extracomunitari. In quest’ultimo caso servono i permessi di soggiorno di lungo periodo. Ma ciò che conta è la residenza in Italia, dal momento che, alla pari di qualsiasi altra prestazione assistenziale, l’Assegno di Invalidità Civile non è esportabile all’estero.
Il requisito della residenza effettiva
L’Assegno di Invalidità Civile è concesso ai richiedenti dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda all’INPS. La procedura è sempre la stessa: si parte dal certificato medico introduttivo che redige il medico di famiglia, poi si passa alla domanda all’INPS tramite patronato o altro soggetto autorizzato, e infine si sostiene la visita presso la Commissione Medica per gli Invalidi Civili dell’ASL. Una volta ottenuto l’Assegno di Invalidità Civile, il beneficiario lo riceverà come fosse una normale pensione, per 13 mensilità. Infatti, anche su questa misura assistenziale l’INPS prevede la tredicesima mensilità.
Attenzione ai redditi per prendere l’Assegno di Invalidità Civile
Per avere diritto all’Assegno di Invalidità Civile, come dicevamo, oltre al requisito della residenza c’è da rispettare quello del reddito. Infatti, i titolari di Assegno di Invalidità Civile devono avere un reddito non superiore a 5.725,46 euro. Incidono tutti i redditi assoggettati all’IRPEF, sempre al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali. A esclusione della casa di abitazione principale del nucleo familiare del beneficiario.
Per quanto riguarda il quesito del lettore, va detto che non ci sono grandi incompatibilità tra l’Assegno di Invalidità Civile e altre pensioni (salvo altre prestazioni dirette di invalidità) o con attività lavorative. Proprio sulle attività lavorative, come ci chiede il lettore, non ci sono problemi perché il beneficiario di questa prestazione può svolgere attività lavorativa, ma stando attento a non sforare il limite di reddito prima citato. Altrimenti si corre il concreto rischio di perdere la prestazione da parte dell’INPS.
Bgiorno i contributi in c/capitale x acquisto attrezzature possono far ridurre l’assegno di invalidità? Possono considerarsi reddito in sur-plus? Grazie