Invalidità per malattia tiroide, è possibile fare richiesta?

Invalidità per malattia tiroide, è possibile, cosa fare e come fare richiesta? La Redazione risponde.
6 anni fa
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Tiroide

Invalidità per malattia tiroide, il quesito di una nostra lettrice:

Volevo sapere se è possibile avere una risposta a questo quesito: a chi viene tolto la tiroide per una malattia rara e genetica familiare ha diritto alla pensione civile? Che documenti servono? Secondo quesito: posso andare in pensione con 37 anni di contributi e una figlia con la 104. Premetto che ho 59 anni. Grazie mille.

Esaminiamo cosa prevede la normativa per l’invalidità civile in merito alle malattie della tiroide.

Invalidità civile per malattia tiroide

Nelle tabelle di riferimento per l’invalidità civile (allegato al D.M. 5-2-1992) esiste la voce “neoplasie a prognosi favorevole, con modesta compromissione funzionale” con il codice 9322, porta un valore tabellato di 11%; con tale valore percentuale non si ottiene il riconoscimento della condizione di “Invalido Civile”, che richiede una percentuale minima superiore al 33%.

L’invalidità viene riconosciuta quando la patologia incide sulla capacità lavorativa. Pertanto solo se tale condizione determina un grave squilibrio provocando di fatto un iper/ipo-tiroidismo in modo permanente, è possibile avere un riscontro di percentuale invalidante riconosciuta, ma sicuramente non rientra nella situazione di handicap grave.

In effetti non è la mancanza della tiroide a incidere sulla propria capacità lavorativa o riduzione, ma le eventuali e remote complicazioni (gravissimo ipotiroidismo o ipertiroidismo, ecc.).

L’istanza per l’invalidità civile può essere presentata in qualsiasi momento, anche a notevole distanza di tempo dall’insorgenza dell’infermità, a condizione che l’infermità in questione comporti comunque una menomazione in atto.

Consigliamo di leggere Legge 104, invalidità e malattie, le nuove tabelle aggiornate

Pensione anticipata Opzione donna

In riferimento alla pensione anticipata, potrebbe optare per l’Opzione donna che sarà prorogata a breve in base alle disposizioni contenute nel contratto di Governo Salvini – Di Maio.

L’ “Opzione Donna” permette alle lavoratrici di andare in pensione con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età optando per il regime contributivo.

Leggi: Pensione Quota 100, Opzione Donna e Legge Fornero, firmato l’accordo del nuovo Governo, tutte le novità

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