Rendimenti investimenti a 5 anni ottenuti dai principali assets, ecco il quadro

Breve analisi dei rendimenti di alcuni tra i principali assets negli ultimi 5 anni. Dai Bitcoin a Wall Street, passando per i titoli tedeschi sono soddisfazioni, tranne che per l'oro.
7 anni fa
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Quanto ha reso negli ultimi 5 anni investire su alcuni dei principali assets del mercato finanziario mondiale? Trattandosi di un arco temporale medio, sarebbe il caso di fare qualche bilancio. In questo articolo, abbiamo preso in considerazione le quotazioni dell’oro (in dollari), i prezzi dei Bund, un bene-rifugio per eccellenza in tempi di tensioni finanziarie, l’andamento dell’indice S&P 500 e, infine, le quotazioni dei Bitcoin, la moneta digitale, che solo negli ultimi tempi sta attirando l’attenzione delle cronache economiche quotidiane, a seguito del boom.

Come notiamo dal grafico, solo l’oro ha reso negativamente nel lustro, segnando un -25%. Considerando che nel frattempo il cambio euro-dollaro si è indebolito del 16% (il dollaro si è rafforzato della medesima percentuale contro la moneta unica), per un investitore dell’Eurozona l’asset ha perso nel periodo poco meno intorno al 9%. (Leggi anche: Prezzi oro 2016, riassunto di un anno pazzo per le quotazioni)

Wall Street e titoli tedeschi

Chi avesse puntato sull’indice S&P 500, avrebbe ottenuto oggi un guadagno medio di oltre il 70%. Anche in questo caso, trattandosi di un investimento in dollari, tenendo conto dell’effetto cambio, il guadagno salirebbe all’86%, pari a un rendimento medio annuo di oltre il 13%. Non proprio male!

Anche i Bund hanno offerto soddisfazioni, esitando una resa media del 14%, pari a qualcosa come il 2,7% annuo lordo. Può sembrare poco, ma tenendo conto che si tratti di un investimento in titoli di stato e in un’epoca di tassi zero, non ci si dovrebbe lamentare. (Leggi anche: Investire in Bund anche con rendimenti negativi?)

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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