Investire nei BTP conviene più che nei buoni fruttiferi postali con l’inflazione e i tassi in rialzo?

Con l'inflazione e i tassi in rialzo conviene investire più nei buoni fruttiferi postali o nei BTP?
2 anni fa
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Buoni fruttiferi postali, conti deposito o libretto postale?

Con l’inflazione alle stelle e i tassi in rialzo investire nei BTP conviene forse più che nei buoni fruttiferi postali? Ad esempio il rendimento offerto dall’ultimo buono del Tesoro Italia secondo l’analista Salvatore Gaziano di Soldi Expert è molto competitivo. A differenza del passato, però, il risparmiatore non pensa a tenere il titolo fino alla scadenza in quanto ha una maggiore ansia di diversificare. Proprio per questo osserva più le quotazioni che il rendimento finale (competitivo) che si ha se si mantiene il BTP alla scadenza.

Conviene investire in BTP?

Nell’ultimo comunicato stampa diramato, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di BTP a 5 e 10 anni. La presentazione delle domande in asta per il primo sarà oggi entro le 11 mentre per il secondo domani (ma sarà asta suppletiva) fino alle 15.30. Per il BTP a 5 anni si parla della prima tanche mentre per quello a 10 anni della quinta tranche e l’emissione del primo sarà il 4 luglio mentre quella del BTP 10 anni è stata il 3 maggio scorso. Il BTP a 5 anni scade il 1° dicembre 2027 mentre quello a 10 anni il 1° dicembre 2032. La cedola annuale del 1° è del 2,65% mentre quella del secondo è del 2,50% mentre la data di pagamento cedola è per entrambi il 1° dicembre 2022. Si legge che la prima cedola corta per i BTP 5 anni ISIN è da attribuire con tasso lordo uguale a 1,086066%. È corrispondente ad un periodo di 150 giorni su un semestre di 183 mentre la scadenza delle cedole successive è il 1° giugno ed il 1° dicembre di ogni anno.

Meglio investire in BTP o in buoni fruttiferi postali

Sicuramente investire in BTP fa guadagnare di più ma presenta maggiori rischi come la volatilità del prezzo prima della scadenza. I buoni fruttiferi postali, invece, hanno un rendimento fisso che cresce nel tempo ed il rimborso si può chiedere in ogni momento. Il riconoscimento degli interessi si ha invece dopo un determinato periodo.

Quelli che offrono interessi più alti sono i 3×4 per investimenti fino a 12 anni con flessibilità di rimborso in ogni momento e riconoscimento degli interessi maturati dopo 3,6 e 9 anni. Il rendimento annuo lordo a scadenza (dopo 12 anni) è dell’1%. Il 4×4, invece, è per investimenti fino a 16 anni ed offre un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,25%. Il rimborso si può chiedere quando si vuole ma gli interessi maturano solo dopo 4, 8 e 12 anni.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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