Investire in Etf monetari prima del taglio dei tassi? Ecco cosa sono e confronto con conti deposito

Gli Etf monetari possono costituire un'ultima opportunità d'investimento proficua prima del taglio dei tassi. Ecco come funzionano.
9 mesi fa
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Investire in Etf monetari?
Investire in Etf monetari? © Licenza Creative Commons

Il peggio che si possa fare quando l’inflazione è alta o in crescita, è tenere la liquidità ferma. Il trascorrere del tempo senza metterla a frutto in un qualche modo equivale a perdere potere di acquisto. Lo stesso denaro varrà sempre meno nei mesi e negli anni. Come se ci fosse tassato sotto i nostri occhi senza che muoviamo un dito. Un’alternativa potrebbe essere, in questi casi, investire negli Etf monetari. Probabile che molti di voi non ne abbiano mai sentito parlare.

E per una ragione semplice: negli anni passati, sono stati prodotti finanziari poco in voga, in quanto non convenienti. Lo sono diventati di recente, per cui sarebbe opportuno conoscerli.

Come funziona la gestione passiva

Prima di spiegare cosa siano gli Etf monetari, iniziamo dalle basi. Un Exchange-traded fund (Etf) è un fondo d’investimento dalla gestione passiva. Esso si limita a replicare la performance di un titolo, indice, materia prima sottostante. In parole semplici, non vi promette di fare meglio degli altri o di ottenere almeno un certo rendimento nel tempo. Vi garantisce semplicemente rendimenti in linea con i sottostanti in cui investe. Ad esempio, un Etf sull’Ftse Mib vi esita più o meno esattamente l’andamento del principale indice azionario italiano.

Cosa sono gli Etf monetari

Gli Etf monetari rientrano in questa macro-categoria. Essi si caratterizzano per investire sul mercato monetario, vale a dire essenzialmente sulle obbligazioni (ma non solo) a breve termine. In genere, queste hanno una durata massima di 12 mesi. Questi fondi garantiscono all’investitore la medesima “duration” nel tempo, per cui gradualmente rimpiazzano i bond con altri per mantenere inalterata la durata media residua del paniere.

Perché investire negli Etf monetari? Essi consentono di sfruttare gli alti tassi di interesse a breve termine offerti in questa fase. Sul monetario, i rendimenti sfiorano ancora il 4%.

Fino a un paio di anni fa, a lungo erano stati negativi. Ecco spiegato il motivo per cui questi prodotti non erano nei pensieri degli investitori. La musica è cambiata con l’aumento dei tassi globale contro l’inflazione. Ora, però, si attende un loro taglio da qui a pochi mesi. E questo farebbe ripiegare i rendimenti sul tratto breve della curva. In sostanza, da qui a pochi mesi gli Etf monetari potrebbero diventare meno convenienti.

Alternativa al conto deposito

Perché preferirli ad un consueto conto deposito? Gli Etf monetari non espongono direttamente al rischio di credito dei singoli emittenti, cosa che avviene con la banca. E’ vero che le giacenze sono garantite fino a 100.000 euro, ma sopra tali importi non lo sono più. In ogni caso, meglio non rischiare. Ad oggi, tassi degni di nota sono offerti solo dai conti deposito di banche minori, non necessariamente meno solide finanziariamente. Le grandi continuano ad offrire tassi infimi, spesso al limite del ridicolo.

Un esempio concreto

In più, gli Etf monetari rappresentano un ponte diretto con i mercati. Se i tassi aumentano, essi sfruttano subito tali movimenti, mentre se avete siglato con la banca un contratto per vincolare la liquidità a un dato interesse, anche se i tassi salgono per voi il treno è passato. Tra le principali soluzioni possibili, c’è Amundi Eur Overnight Return UCITS Etf Acc (ISIN: FR0010510800). Nell’ultimo anno ha offerto un rendimento lordo del 3,67%. Esso replica l’andamento dell’indice Solactive Euro Overnight Return. Da considerare le spese pari allo 0,10% all’anno. I dividendi vengono reinvestiti in toto.

Etf monetari meno convenienti nei prossimi mesi?

Questo esempio vi fa capire perché gli Etf monetari, a fronte di rischi molto bassi, possono risultare un’alternativa credibile ai conti deposito. Se avessimo investito nel suddetto fondo la nostra liquidità, avremmo maturato un rendimento del 3,67% nell’ultimo anno.

In banca, ci avrebbero dato in media un punto percentuale in meno e nel migliore dei casi. Ovviamente, può darsi che il periodo migliore sia già alle spalle. Tassi attesi in calo prospettano già rendimenti calanti sul monetario. Se, invece, credete che l’inflazione ci accompagni per un bel po’, fate spazio a questi prodotti nei vostri portafogli.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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