Investire in Poste Italiane e non solo nel 2022 tra inflazione e prezzi che tornano a salire

Investire in buoni postali, obbligazioni, certificates di Poste Italiane e non solo nel 2022 tra inflazione e prezzi che tornano a salire.
3 anni fa
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Buoni fruttiferi postali
foto @ web

L’inflazione minaccia di nuovo l’economia italiana dopo uno fase di stallo dovuta alle misure di emergenza post pandemia. Chi desidera investire in Poste Italiane o altrove, quindi, può seguire i consigli di Orazio di Miscia che è il responsabile analisi mercati e gestioni indirette di Poste Italiane. Ecco cosa comunica.

Investire in Poste Italiane e non solo tra inflazione e prezzi che tornano alti

Di Miscia spiega che la banca centrale Usa aumenterà i tassi del 3%. Il fatto è che sono oramai trascorsi due anni dalla crisi e gli stimoli monetari immessi sul mercato per far ripartire l’economia hanno dato i loro frutti.

Per questo non ci sono più i presupposti per una loro prosecuzione. Il responsabile di Poste pensa che ora le banche centrali diventeranno meno accomodanti: non aumenteranno i tassi in maniera esagerata ma sicuramente attueranno delle politiche monetarie più restrittive. Ciò, a seguito della crescita dell’economia in Europa del 4% e in Usa del 5%.

La situazione che stiamo vivendo ovvero quella dei prezzi aumentati di parecchio dipendono dalla carenza delle materie prime. Questo scenario sarà temporaneo per Di Miscia ma durerà per un periodo più lungo del previsto. Quest’anno, spiega infatti il responsabile analisi di Poste, i mercati azionari sono cresciuti dal 15 al 20% ma in seguito non sarà più così. L’anno prossimo l’economia continuerà a crescere ma a livelli più bassi insieme ai mercati azionari. In ogni caso il trend sarà positivo anche per il 2022 in quanto in Italia si prevede una crescita del 4%. Il dato è positivo anche grazie ad alcune misure messe in atto per favorire l’economia.

Spettro inflazione come investire in Poste Italiane e non solo

Secondo gli esperti, come spiega l’Ansa, i titoli da monitorare l’anno prossimo sono soprattutto le azioni value europee, i titoli fintech e i titoli tecnologici.

Il contesto attuale comunque potrebbe favorire nuovamente Big Pharma e le aziende che producono vaccini a mRNA come Pfizer e Moderna.

Si attende invece un calo dei titoli petroliferi. Gli investitori comunque al momento si stanno concentrando sui settori fintech e tech grazie anche al potenziale di crescita nonostante un possibile aumento di casi o lockdown. Un settore particolarmente interessante da monitorare è poi quello dei pagamenti digitali che fino al 2025 potrebbe arrivare al 7%. Da monitorare secondo gli esperti sono anche i titoli Wordline e Adyen.

Per investire o risparmiare con Poste Italiane, si possono invece scegliere i buoni fruttiferi postali o libretti di risparmio postale. Inoltre i certificates che sono un’ampia gamma di prodotti finanziari innovativi e flessibili, considerati un’alternativa alle forme classiche di investimento. Essi si possono sottoscrivere anche tramite la piattaforma tradingonlineBancoPosta. Ci sono poi le obbligazioni, soluzione per investire sui mercati finanziari o sui tassi fissi e/o variabili e i piani di accumulo del capitale (Pac). Questi ultimi funzionano in questo modo: si accantonano con cadenza periodica e automatica piccole somme.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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