Sulla lunghezza temporale di sette anni, Sanofi rende il 2%. I BTP 4,50% 2020 rendono invece il 3,75%. Una bella differenza, non c’è che dire, anche perché da una parte abbiamo un titolo farmaceutico corporate francese, mentre dall’altra un titolo di stato della terza economia continentale. La stampa e molti analisti continuano a sostenere che i titoli pubblici italiani siano sicuri, più sicuri rispetto a un anno fa, ma il mercato sembra dare un giudizio diverso. E così vale per tante altre obbligazioni che si mettono a paragone con i titoli corporate italiani o di altri stati europei.
Obbligazioni Sanofi 1,875% 2020, caratteristiche e dettagli
Il gruppo farmaceutico francese ha annunciato di aver collocato sul mercato dei capitali una nuova obbligazione in euro da 1 miliardo. Il bond è stato prezzato presso investitori istituzionali a 99,197 per un rendimento lordo a scadenza del 2% a fronte di una cedola annua del 1,875% che verrà staccata il 4 settembre fino al 2020. Il titolo (Isin FR0011560333)sarà negoziabile per tagli da 100.000 euro nominali con multipli aggiuntivi di 1.000 euro presso la borsa del Lussemburgo e sul mercato EuroNext di Parigi, nel frattempo è possibile acquistarlo sul mercato non regolamentato Otc (over the counter). Lo scopo dell’emissione – spiega la società in una nota – è quello di assicurare la liquidità necessaria per fronteggiare scadenze debitorie in essere e per rifinanziarne altre, come il bond da 1,5 miliardi di dollari Sanofi 2,625% 2016 (isin US80105NAD75) il cui rendimento è ormai sotto l’1%.
Il gruppo farmaceutico Sanofi in sintesi
Sanofi, gruppo farmaceutico francese e leader europeo del settore con un giro d’affari da oltre 30 miliardi di euro, è stato creato nel 2004 dalla fusione di Sanofi-Synthélabo e di Aventis. Fino al Maggio 2011 la società era conosciuta con il nome Sanofi-Aventis, Sanofi è oggi leader diversificato della salute a livello globale, ricerca, sviluppa e distribuisce soluzioni terapeutiche focalizzate sui bisogni dei pazienti. La società ha un nucleo consolidato di competenze nel settore salute con un’offerta che copre a 360 l’ambito salute: soluzioni per la gestione del diabete, farmaci etici, vaccini, farmaci innovativi, consumer healthcare, farmaci equivalenti con Zentiva, salute animale con Merial e malattie genetiche rare con Genzyme. Più in dettaglio, il gruppo è concentrato su sette assi terapeutici principali: cardiovascolare, trombosi, sistema nervoso centrale, oncologia, malattie metaboliche, medicina interna e vaccini (Sanofi Pasteur) e in questi settori produce alcuni tra i più famosi medicinali.
Sanofi, uno sguardo ai conti semestrali
Il gruppo farmaceutico ha chiuso il secondo trimestre con un utile adjusted di 1,48 miliardi di euro, in calo del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti avevano atteso profitti per 1,76 miliardi. La società ha peggiorato le previsioni per l’intero esercizio. Sanofi punta ora a chiudere il 2013 con un utile in calo tra il 7% e il 10%, In precedenza era atteso un calo del 5%. [fumettoforumright]I risultati economici di Sanofi, relativi al primo trimestre 2013, fanno registrare una momentanea battuta d’arresto fisiologica, in base all’analisi del Chief Executive Officer, e pertanto destinata a trasformarsi in una nuova crescita nel secondo semestre di quest’anno. “Come previsto – dice Christopher A. Viehbacher – la perdita dell’esclusiva su Plavix, Avapro ed Eloxatin nel corso del 2012 negli Stati Uniti ha avuto un impatto negativo sui risultati del primo trimestre. Ad ogni modo, le nostre piattaforme di crescita continuano a produrre risultati forti con l’area diabete, i vaccini e la nostra Genzyme: tutti settori che hanno ottenuto crescite a due cifre. Le primissime tendenze a seguito dei lanci di Aubagio e Auvi-Q negli Stati Uniti sono incoraggianti; in UE, assicurate le approvazioni per Lyxumia, Zaltrap e Hexyon, e ricevuto parere positivo del CHMP dell’Ema per Aubagio. Inoltre, siamo in trepidante attesa dei risultati di Fase III, attesi entro quest’anno, su diversi progetti presenti nella nostra pipeline, tra cui la nuova formulazione di insulina con glargine e alirocumab. Il Gruppo prevede quindi di riprendere la crescita nel secondo semestre del 2013”.