Vi spieghiamo con un esempio perché investire in Svizzera è stato finora un grande affare

Investire in Svizzera si è rivelato fino ad oggi un grande affare, grazie all'estrema e storica solidità finanziaria dell'economia alpina.
2 settimane fa
2 minuti di lettura
Investire in Svizzera, ecco perché
Investire in Svizzera, ecco perché © Licenza Creative Commons

Se vi siete mai chiesti perché per molti investire in Svizzera sia considerata una delle migliori opzioni possibili, questo articolo vi servirà per capire con un semplice esempio. Sappiamo che lo stato alpino è considerato un “porto sicuro” per i capitali di tutto il mondo. E conferma questa sua natura rassicurante anche in questa fase di turbolenze finanziarie. Mentre tutto il mondo va a caccia di “safe asset”, il franco svizzero si rafforza e si dirige verso i massimi storici contro l’euro. Segno che ancora una volta è qui che stanno andando a finire i capitali dal resto d’Europa, se non del pianeta.

Investire in Svizzera ai tempi del caos

Ma ne vale la pena di investire in Svizzera, oppure la stabilità avviene a discapito della redditività del capitale? Domanda più che legittima. Ed è per questo che torniamo idealmente indietro di 50 anni, quando il mondo era anche allora nel caos – ben più di oggi – tra Guerra Fredda, crisi petrolifera, ordine monetario saltato con la rottura degli Accordi di Bretton Woods, alta inflazione e instabilità dei cambi. L’Italia sarebbe passata dall’essere una delle economie più stabili dopo il Secondo Dopoguerra alla più instabile in assoluto nell’orbita occidentale.

Cambio tra lira e franco svizzero
Cambio tra lira e franco svizzero © Licenza Creative Commons

Boom del franco svizzero

Mezzo secolo fa per acquistare 1 franco svizzero bastavano 250 lire. I più giovani non sapranno far subito di conto, ma devono sapere che dal 1999 il cambio fu fissato irreversibilmente a 1936,27 lire per 1 euro. Dunque, nell’aprile del 1975 bastavano 0,129 euro futuri per comprare 1 franco svizzero. Oggi, invece, il cambio si è portato a 0,93 franchi contro 1 euro. Tradotto: per comprare 1 franco occorrono più di 1,075 euro, equivalenti a più di 2.080 vecchie lire italiane. Il cambio dell’euro-lira contro la divisa elvetica ha perso l’88% in 50 anni.

Ragionando al contrario, nel 1975 avremmo comprato con 1 euro futuro quasi 7,75 franchi.

Tenete a mente questo dato. Siamo solo agli inizi. Immaginate che un italiano avesse deciso di investire in Svizzera proprio nel bel mezzo di quel caos economico e finanziario che avrebbe travolto la nostra economia per un decennio pieno, lasciandoci in eredità il più alto debito pubblico dell’Occidente. Sarebbe stato superato nei decenni seguenti solo dal Giappone e dalla Grecia. E di preciso per acquistare cosa? Azioni. L’indice borsistico di Zurigo ha messo a segno nell’ultimo mezzo secolo un rialzo del 1.900%. In altre parole, è aumentato di valore di 20 volte.

Boom in borsa

Dunque, per ipotesi un italiano decise di investire in Svizzera 1 milione di lire. Al tempo, corrispondevano a 6-7 mensilità di un lavoratore dipendente. Oggi, ammontano a meno di un terzo dello stipendio medio mensile. Con quel denaro, avrebbe acquistato azioni per un controvalore di 4.000 franchi. Oggi, stando all’andamento della borsa elvetica, quel capitale sarebbe salito a un importo di 80.000 franchi, che varrebbero più di 86.000 euro o 3,5 annualità di stipendi netti. In lire, più di 166.550.000. L’investimento si sarebbe moltiplicato per 166,55 volte tra rialzi azionari ed effetto cambio.

Tenendo conto dell’inflazione italiana in questo mezzo secolo, al nostro connazionale sarebbe bastato che l’investimento fosse salito a circa 12.700.000 di lire o quasi 6.600 euro. Ma come avete potuto notare, avendo deciso di investire in Svizzera, esso si è moltiplicato di 13 volte in più. In termini annuali, il capitale ha frutto solamente per via delle plusvalenze il 10,77% contro un’inflazione domestica del 5,2%. Da un lato dovremmo considerare l’imposizione fiscale e dall’altro le cedole annualmente staccate dalle società e che avrebbero consentito all’investitore di percepire un certo flusso di reddito.

Investire in Svizzera grazie alla stabilità

Tutto questo non è avvenuto per miracolo. La Svizzera gode di un’invidiata stabilità politica, economica, finanziaria, fiscale e monetaria. L’economia è molto libera, la burocrazia ridotta all’osso e la tassazione favorevole. Tanto per dirvene una, l’inflazione media negli ultimi 50 anni è stata qui dell’1,6%. Significa che 100 franchi del 1975 valgono quanto 222 franchi attuali. I nostri 1.000 “euro” di 50 anni fa corrispondono, invece, a 12.720 euro di oggi. Capite la differenza? Il franco svizzero si è naturalmente avvantaggiato di questa stabilità dei prezzi interni. E ciò ha attirato capitali dall’estero, sostenendo mercato azionario, obbligazionario e cambio. Ed è così che il bond a 10 anni non offre neanche lo 0,45% contro il 3,90% dell’Italia. Porto sicuro non ci s’improvvisa.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Euro ai massimi contro il dollaro da oltre 3 anni
Articolo precedente

Euro ai massimi contro il dollaro dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina

rottamazione cartelle esattoriali
Articolo seguente

Il nuovo canale della rottamazione delle cartelle, stop ai tributi locali e sanatoria sempre aperta