Investire in Poste Italiane: buoni o libretti, quali offrono tassi di interesse fino al 4,50%

Ecco come investire in Poste Italiane per ottenere tassi di interesse fino al 4,50%. Bisogna optare per i buoni fruttiferi postali o per i libretti di risparmio?
1 anno fa
2 minuti di lettura
Banca Santander chiusura filiali

Accessibilità, facilità e buon rapporto qualità-prezzo: ecco i principali motivi che spingono gli italiani a investire in Poste Italiane. Tra i prodotti più amati, poi, ci sono sicuramente i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio perché sono ben strutturati e organizzati in modo intuitivo.

Piacciono molto anche perché si può accedere in modo rapido alle informazioni delle quali si ha bisogno e perché offrono tassi di interesse che sono tornati a essere competitivi dopo mesi di stallo per contrastare l’inflazione.

Volendo sottoscrivere uno di questi prodotti adesso, quali rendimenti è possibile avere?

Buoni fruttiferi postali

Se si vuole investire denaro in Poste Italiane si può optare per i buoni fruttiferi postali. Quelli che rendono di più, fino al 4,50% annuo lordo sono i titoli dedicati ai minori i cui rendimenti crescono insieme ai piccoli. Questi titoli possono essere richiesti sia in forma cartacea che dematerializzata e offrono diversi vantaggi. Il primo è che si può chiedere anche il rimborso anticipato previa autorizzazione del Giudice Tutelare. In questo caso si ha diritto alla restituzione del capitale investito al netto di eventuali oneri di natura fiscale e degli interessi maturati a partire dal diciottesimo mese. Nel caso di richiesta di rimborso per titolo cartaceo, esso avverrà per l’intero valore in una soluzione unica in qualsiasi momento purché entro il termine di prescrizione e senza costi in aggiunta. In caso di sottoscrizione di titolo dematerializzato in un’unica soluzione o parzialmente per importi uguali a 50 euro o multipli di questa cifra.

Anche in questo caso non ci saranno costi da sostenere e il rimborso si potrà richiedere quando si vuole purché non scatti la prescrizione. Quest’ultima avviene dopo 10 anni dalla scadenza e quando si compie non si ha più il diritto a riscuotere né la cifra accantonata e nemmeno gli interessi maturati.

Occhio quindi a questa scadenza.

Investire in Poste Italiane: buoni o libretti, quali offrono tassi di interesse fino al 4,50%

Oltre che nei buoni fruttiferi postali è possibile investire anche nei libretti di Poste Italiane. Sul libretto Smart, infatti, si potrà attivare l’offerta Supersmart per ottenere un tasso di interesse più elevato a scadenza sulle somme accantonate. Si tratta di un deposito che gode della garanzia dello Stato ed è sottoscrivibile con un accantonamento minimo di 1000 euro. Tra le offerte del momento c’è quella Supersmart Rinnova 365 giorni dedicata solo a chi ha uno o più accantonamenti relativi alle offerte Supersmart Premium 270 giorni e Premium 300 giorni scadute lo scorso 15 giugno 2023. Tale offerta dura 365 giorni e si può attivare dal sito ufficiale di Poste Italiane, dall’app BancoPosta e in ufficio postale. Con essa si avrà un tasso di interesse annuo lordo a scadenza del 3%.

C’è poi la solita Supersmart 360 giorni, anch’essa attivabile dal sito ufficiale di Poste, dalla app BancoPosta e in ufficio postale. Come si evince dal nome, dura 360 giorni e offre un tasso di interesse più basso dell’altra ovvero l’1,50% annuo lordo.

Gli accantonamenti singoli delle due offerte indicate si potranno anche disattivare in anticipo. Su tali somme, però, matureranno interessi al tasso base pro tempore vigente a partire dalla data di attivazione del singolo accantonamento. Per la disattivazione, si dovrà accedere dall’app BancoPosta oppure al servizio postale online (Rpol) da sito ufficiale o ci si dovrà recare presso un ufficio postale.

Riassumendo…

1. Investire in Poste Italiane in questo momento premia
2. Si potranno infatti sottoscrivere i buoni fruttiferi postali dedicati ai minori con tassi che arrivano al 4,50%
3. In alternativa chi ha un libretto Smart potrà attivare l’offerta Supersmart che offrirà il 3% o l’1,50% sulle somme accantonate.

[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.