E’ un buon momento per i mercati finanziari in Russia, con la Borsa di Mosca a livelli record, dopo l’annuncio di un accordo tra Russia e Arabia Saudita per cercare di far risalire le quotazioni del petrolio, sebbene non si sia ancora fatto accenno ad alcun “congelamento” della produzione e gli analisti restino scettici.
Quest’anno, il principale indice Micex ha segnato un progresso di oltre il 15%, mentre il cambio tra rublo e dollaro si è rafforzato del 13,5% (vedi anche: https://www.investireoggi.it/russia-rublo-ai-massimi-8-mesi-migliore-valuta-emergente-qualche-rischio/).
Economia russa legata a petrolio
Conviene ancora investire in Russia o bisogna fare attenzione? Per prima cosa, l’economia russa è in recessione, anche se il peggio sarebbe alle spalle e mostra già segnali di ripresa. Si consideri, però, che il paese è oggetto di pur blande sanzioni finanziarie di UE e USA contro il suo mercato dei capitali, in conseguenza delle tensioni affatto declinanti sulla Crimea.
Ma il vero Leitmotiv dell’economia russa è il petrolio. Il paese ne è il principale produttore con 10,6 milioni di barili al giorno in media e secondo esportatore al mondo, dopo l’Arabia Saudita. La recessione di questi ultimi due anni non a caso coincide con il crollo delle quotazioni del Brent.