Investire senza rischi non è possibile e se lo è non conviene molto

Investire a rischio zero non sembra possibile, ma eventualmente nemmeno converrebbero molto.
8 anni fa
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Sono smarriti i piccoli investitori di mezzo pianeta, da troppo tempo ormai alle prese con rendimenti sempre più infimi sul mercato obbligazionario, persino negativi per una fetta non indifferente del corporate in euro e per ben quasi un terzo dei titoli di stato negoziati in tutto il pianeta.

Chi vuole ottenere un minimo rendimento accettabile è costretto a puntare su assets sempre più rischiosi. E mai come in questa fase torna in auge il trade-off tra rendimento e grado di sicurezza di un portafoglio di investimenti.

Ci chiediamo in questo breve articolo se sia possibile azzerare il rischio di un insieme di investimenti e se eventualmente ciò convenga.

Diversificazione portafoglio investimenti

Il primo passo per minimizzare il rischio, come sappiamo, si compie diversificando il portafoglio, frazionandolo in diverse classi di assets e puntando su una miriade di titoli emessi in diversi contesti e su settori differenti. Molto improbabile, infatti, che in una fase avversa scendano, ad esempio, i prezzi di azioni e di obbligazioni, di società di largo consumo e quelle attive nella difesa, etc. E ancora, difficile che si deprezzino contemporaneamente il dollaro e altre valute.

Domanda: è allora possibile che tale rischio si azzeri del tutto? Possibile sì, anche se non è molto improbabile, ma al costo di creare un portafoglio senz’anima e senza direzione. Già, perché il rischio principale di un frazionamento eccessivo consiste nel dare vita a un investimento con titoli dall’andamento contrapposto e che finiscono ciascuno per annullare il rendimento dell’altro. Ma che senso ha un investimento, che punti semplicemente a conservare il valore delle risorse impiegate?

In buona sostanza, se sappiamo già che a bassi rischi corrispondono bassi rendimenti, è verosimile registrare un rendimento pressoché nullo con una diversificazione accentuata del portafoglio, che non ci consentirebbe di guadagnare dalle variazioni positive di una certa categoria di assets.

Almeno, non nel breve e medio termine. La diversificazione è, infatti, una strategia relativamente vincente per il medio-lungo termine, quando potrebbero esserne raccolti i frutti.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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