Le sfide di Apple in Cina
Perché l’iPhone dovrebbe temere WeChat? In effetti, esso è compatibile con l’app di Tencent, ma gli utenti cinesi non trovano conveniente ricorrere al sistema iOS, quando quello Android di Google risulta più economico e a parità di servizio. Trattandosi, poi, di un servizio gratuito non specifico, bensì dall’uso quotidiano pressoché possibile in ogni campo, gli utenti preferirebbero schermi più grandi e di uno smartphone più a basso costo, come quelli prodotti da marchi nazionali come Huawei, Oppo e Vivo.
Il peggio per Apple potrebbe arrivare e sarebbe frutto di una sua stessa mossa potenzialmente suicida in Cina. A partire da questi giorni, Tencent ha disabilitato l’app WeChat dagli iPhone, a seguito della violazione delle regole di Cupertino, secondo cui tramite un suo dispositivo non possono essere effettuati pagamenti da tasti, link esterni e altri meccanismi di acquisto diversi dagli IAP. (Leggi anche: Apple Pay per iPhone 7)
Il problema è sorto per la possibilità concessa agli utenti WeChat di remunerare un articolo, erogando un pagamento attraverso il suo Wallet da pochi yuan fino a centinaia di yuan. Più in generale, gli utenti dell’app che hanno mensilmente effettuato pagamenti da mobile hanno superato i 600 milioni, tanto che il managing director per la Cina di IDC, Kitty Fok, ha rimarcato come Apple abbia perso quel business legato alle commissioni del 30% assicurate sui pagamenti effettuati tramite i suoi iPhones, come a mettere in guardia che la chiusura mostrata sul caso andrebbe a suo discapito, non certo a danno di Tencent, che è diventato un colosso senza timore per nessuno. Cook e i suoi sono avvertiti.