iPhone spento da WeChat in Cina, perché Apple dovrà temere il colpo

L'iPhone di Apple subisce un arresto in Cina, dove si sviluppano concorrenti temibili. Tim Cook dovrebbe fare attenzione a WeChat, l'app che spopola tra i cinesi.
8 anni fa
3 minuti di lettura

Le sfide di Apple in Cina

Perché l’iPhone dovrebbe temere WeChat? In effetti, esso è compatibile con l’app di Tencent, ma gli utenti cinesi non trovano conveniente ricorrere al sistema iOS, quando quello Android di Google risulta più economico e a parità di servizio. Trattandosi, poi, di un servizio gratuito non specifico, bensì dall’uso quotidiano pressoché possibile in ogni campo, gli utenti preferirebbero schermi più grandi e di uno smartphone più a basso costo, come quelli prodotti da marchi nazionali come Huawei, Oppo e Vivo.

D’altra parte, l’iPhone rappresenta ancora una quota di appena il 10% del mercato smartphone cinese, essendo un bene di lusso per un’economia ancora relativamente povera rispetto agli standard occidentali.

Il peggio per Apple potrebbe arrivare e sarebbe frutto di una sua stessa mossa potenzialmente suicida in Cina. A partire da questi giorni, Tencent ha disabilitato l’app WeChat dagli iPhone, a seguito della violazione delle regole di Cupertino, secondo cui tramite un suo dispositivo non possono essere effettuati pagamenti da tasti, link esterni e altri meccanismi di acquisto diversi dagli IAP. (Leggi anche: Apple Pay per iPhone 7)

Il problema è sorto per la possibilità concessa agli utenti WeChat di remunerare un articolo, erogando un pagamento attraverso il suo Wallet da pochi yuan fino a centinaia di yuan. Più in generale, gli utenti dell’app che hanno mensilmente effettuato pagamenti da mobile hanno superato i 600 milioni, tanto che il managing director per la Cina di IDC, Kitty Fok, ha rimarcato come Apple abbia perso quel business legato alle commissioni del 30% assicurate sui pagamenti effettuati tramite i suoi iPhones, come a mettere in guardia che la chiusura mostrata sul caso andrebbe a suo discapito, non certo a danno di Tencent, che è diventato un colosso senza timore per nessuno. Cook e i suoi sono avvertiti.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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