Iscrizione anno scolastico e tasse: quanto costa mandare i figli a scuola alle Superiori?

Quanto costa mandare i figli a scuola alle Superiori? Ecco le spese tra iscrizione all'anno scolastico e tasse
9 anni fa
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Il prossimo 22 gennaio partono le iscrizioni al nuovo anno scolastico per gli istituti Superiori. Quanto costa mandare i figli a scuola? La somma dei bollettini obbligatori rappresenta a ben vedere solo una minima parte dei costi (da sommare alle spese extra) ma trattandosi di pagamenti obbligatori è bene non sottovalutarli anche per non far trascorrere il termine di scadenza. Nel Decreto legislativo 16 Aprile 1994, n. 297, art. 200 sono previste quattro tipologie di tasse. Analizziamole insieme più nel dettaglio.

Tassa di iscrizione anno scolastico: importo e scadenza

La tassa di iscrizione, come intuitivo, è richiesta all’atto di iscrizione alla scuola superiore, non è rateizzabile e viene versata interamente all’Erario; l’importo è di 6,04 euro.

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Tassa di frequenza: come e quanto si paga

Diversa dalla tassa di iscrizione è invece la tassa di frequenza. Quest’ultima va pagata integralmente ogni anno anche se, per motivi diversi, l’alunno è costretto ad interrompere la frequenza delle lezioni. In caso di trasferimento non va versata nuovamente. Ammonta a 15,13 euro.

Tassa d’esame di maturità: come e quanto si paga

Gli studenti del quinto devono sostenere a fine anno l’esame di maturità. La domanda di ammissione prevede il pagamento di un bollettino di 12,09 euro.

 Tassa di diploma: quanto costa il titolo di studio

La tassa per la consegna del diploma ammonta a 15,13 euro e va pagata in una soluzione unica.

Tasse scuola superiori: esenzioni ed esonero

La legge prevede alcuni casi di esonero dal pagamento delle tasse scolastiche, dipendenti dal merito, dall’Isee o dall’appartenenza ad alcune specifiche categorie speciali.

Contributi scolastici obbligatori e non

I contributi scolastici possono essere obbligatori oppure volontari. I primi si riferiscono ad esempio al rimborso delle spese anticipate per conto delle famiglie (assicurazione individuale per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche etc).

I contributi volontari invece possono essere richiesti per iniziative legate al miglioramento della struttura o dei servizi ma non possono essere obbligatori. Leggi anche: tasse università: come pagare meno

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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