La guida completa all’ISEE: come calcolarlo e a cosa serve

Cos'è l'ISEE, a cosa serve e soprattutto come si calcola? Ecco la guida completa su tale indicatore e sulle agevolazioni fiscali che è possibile richiedere.
3 mesi fa
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Sulla pensione e su altre prestazioni dell'INPS si possono chiedere arretrati per somme non corrisposte, ma con un vincolo di prescrizione preciso.
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Acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, l’ISEE è stato introdotto nel 1998 per permettere di valutare in modo oggettivo la situazione economica delle famiglie. Nel momento in cui un nucleo familiare presenti un valore al di sotto di determinate soglie, consente di accedere a varie agevolazioni e bonus sociali. Ma vi siete mai chiesti come si calcola e soprattutto di cosa, effettivamente, si tratti? Entriamo nei dettagli e vediamo assieme tutto quello che c’è da sapere in merito.

Cos’è l’ISEE

L’ISEE si rivela essere uno strumento importantissimo nel sistema del welfare italiano, poiché aiuta nella lotta alla povertà e favorisce la promozione della coesione sociale. Entrando nei dettagli, come spiegato sul sito dell’Inps, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è uno strumento utilizzato nel nostro Paese per:

“fornire una valutazione della situazione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito di tutti i componenti, del loro patrimonio e di una scala di equivalenza che varia in base alla composizione del nucleo familiare. L’indicatore tiene conto di particolari situazioni di bisogno, prevedendo trattamenti di favore per i nuclei con tre o più figli o dove sono presenti persone con disabilità o non autosufficienti. L’ISEE è necessario per l’accesso alle prestazioni sociali la cui erogazione dipende dalla situazione economica familiare”.

Normativa di riferimento e obiettivi dell’ISEE

L’ISEE è regolato dalla legge numero 31 del 28 dicembre 1998, inerente l’assistenza sociale, e dal DPCM del 5 dicembre 2013 che ha stabilito le relative modalità di calcolo e utilizzo degli indicatori.

In seguito la normativa inerente tale attestato è stata aggiornata con ulteriori disposizioni, come ad esempio il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 gennaio 2020, grazie a cui sono state introdotte delle  novità in merito alla composizione del nucleo familiare e ai criteri di calcolo.
In particolare tra gli obiettivi dell’ISEE si annoverano i seguenti:

  • Facilitare l’accesso ai servizi. Grazie all’Isee è possibile determinare il diritto dei nuclei famigliari alle varie prestazioni sociali e assistenziali, quali ad esempio borse di studio, mensa scolastica e servizi socio-sanitari.
  • Equità nel welfare. L’obiettivo principale dell’Isee è di garantire che le risorse pubbliche vengano distribuite equamente, tenendo conto delle effettive necessità economiche delle famiglie. In questo modo è possibile garantire un valido sostegno a chi davvero ne ha bisogno.
  • Uniformità di trattamento. Grazie a l’ISEE si cerca di standardizzare i criteri di valutazione della situazione economica dei nuclei famigliari, riducendo il più possibile la discrezionalità degli enti pubblici.

Differenza tra ISEE e altri indicatori economici

L’ISEE permette di valutare la situazione economica delle famiglie e favorire l’accesso alle varie agevolazioni. La caratteristica principale di tale indicatore, in effetti, è da rinvenire nel fatto che non consideri solo il reddito, ma anche il patrimonio mobiliare, immobiliare e soprattutto il numero di componenti di ogni nucleo familiare. Questo perché è stato introdotto al fine di poter valutare la situazione economica delle famiglie in riferimento a determinate prestazioni sociali e servizi pubblici. Gli altri indicatori economici, quali ad esempio il reddito pro capite e il PIL, invece, sono in genere utilizzati per analizzare la situazione economica del Paese o di una determinata area geografica, senza soffermarsi sulle dinamiche dei singoli nuclei famigliari.

In pratica l’ISEE fornisce una valutazione specifica della situazione delle famiglie, mentre gli altri indicatori forniscono una visione generale dell’economia del Paese.

A Cosa Serve l’ISEE

L’ISEE consente di valutare la situazione economica dei nuclei familiari e stabilire chi abbia o meno diritto ad accedere a tutta una serie di benefici fiscali e agevolazioni. Tra le principali prestazioni e servizi per cui è necessario presentare l’ISEE si annoverano le seguenti.

Bonus e contributi per famiglie con figli

  • Assegno unico per figli a carico. A seconda del valore dell’Isee differisce l’importo di tale misura, volta a sostenere le famiglie con figlie a carico.
  • Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Si tratta di un contributo a sostegno delle famiglie con all’interno minori di tre anni, al fine di coprire le rette per la frequenza dell’asilo nido o per forme di assistenza domiciliare. Anche in questo caso il valore dell’ISEE serve a determinare l’importo del contributo.
  • Contributi per il diritto allo studio. L’ISEE può essere richiesto per ottenere delle borse di studio o comunque beneficiare di contributi per frequentare l’università o altre forme di sostegno per i nuclei famigliari con figli studenti a carico.

Contributi per la casa, per servizi sociosanitari, per l’inclusione

  • Assegno di inclusione. Per accedere a tale misura è necessario che l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente sia pari a massimo a 9.360 euro.
  • Agevolazioni per la casa. A partire dal bonus affitto, passando per le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, fino ad arrivare ai bonus sulle bollette di luce e gas, sono tante le agevolazioni per la casa per cui è richiesta la presentazione dell’ISEE.
  • Servizi socio-sanitari. L’ISEE può servire a determinare il valore del contributo per l’accesso a vari servizi socio-sanitari, come l’assistenza domiciliare, RSA e altri servizi a sostegno delle persone con disabilità o anziane.

Queste, è bene sottolineare, sono solo alcune delle misure a cui è possibile accedere grazie all’ISEE.

In caso di dubbi si consiglia di rivolgersi all’INPS oppure ad un CAF o patronato per sapere in quali altri casi potrebbe essere utile presentare tale attestato e accedere così a delle agevolazioni.

Tipologie di ISEE: ordinario, corrente, università, minorenni e sociosanitario.

Tenendo conto della situazione del nucleo familiare o del tipo di agevolazione a cui si desidera accedere è possibile presentare un certificato ISEE differente. In particolare, come riportato sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è possibile scegliere tra i seguenti:

  • Standard o ordinario, valido per la maggior parte delle prestazioni.
  • Università. Pensato per gli studenti che desiderano accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario.
  • Socio sanitario. È utile per accedere alle prestazioni sociosanitarie, come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità o non autosufficienti, l’ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio.
  • ISEE minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi.
  • ISEE corrente. Si tratta di un ISEE aggiornato con i redditi e i trattamenti degli ultimi 12 mesi “(o 2 mesi, in tal caso i redditi saranno moltiplicati da INPS per 6 al fine di rapportarli all’intero anno, in caso di interruzione dei trattamenti ovvero se il lavoratore è dipendente a tempo indeterminato per il quale sia intervenuta la perdita, sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa) quando si siano verificate rilevanti variazioni del reddito ovvero di eventi avversi come la perdita del posto di lavoro o l’interruzione dei trattamenti”.

Come si Calcola l’ISEE

Per ottenere l’ISEE bisogna compilare la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Si tratta di un documento che contiene le informazioni di tipo anagrafico, reddituale e patrimoniale grazie a cui è possibile descrivere la situazione economica del nucleo familiare. Entrando nei dettagli, come spiegato dall’INPS attraverso un’apposita guida sull’ISEE, stando:

“l’art. 2 c. 2 del D.P.C.M. n. 159/2013, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è pari al rapporto fra l’Indicatore delle Situazione Economica (ISE) del nucleo familiare ed il parametro della scala di equivalenza calcolato con riferimento alla specifica composizione del nucleo:

ISEE = ISE/N = [ISR+(20% x ISP)]/N

  • ISR: Indicatore della Situazione Reddituale: Differenza fra la sommatoria dei redditi netti dei componenti del nucleo familiare e le spese riferite al nucleo
  • ISP: Indicatore della Situazione Patrimoniale: sommatoria del patrimonio immobiliare e mobiliare di ciascun componente del nucleo familiare (al netto delle detrazioni applicabili)
  • N: Parametro della scala di equivalenza: è calcolato sulla specifica composizione del nucleo familiare (numero componenti ed eventuali maggiorazioni)”.

Documentazione necessaria per il calcolo dell’ISEE

A partire dal 1° gennaio di ogni anno è possibile richiedere l’Isee, che fa riferimento alla situazione patrimoniale e reddituale dei due anni precedenti a quello in cui viene effettuata la relativa richiesta. Per effettuare il calcolo dell’ISEE bisogna raccogliere tutta una serie di informazioni, inerenti la situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare, che dovranno essere indicate nella DSU. Entrando nei dettagli, tra i documenti richiesti si annoverano:

  • Documenti personali, ovvero copia dei codici fiscali e dei documenti di riconoscimento, in corso di validità, di tutti i componenti del nucleo famigliare;
  • Documentazione attestante la situazione economica. In particolare, per ogni membro del nucleo famigliare, si deve presentare:
    • Certificazione Unica, ovvero la CU;
    • Dichiarazione dei redditi, ovvero il modello 730 o modello redditi persone fisiche.
  • Documentazione attestante la situazione patrimoniale. Rientrano in tale categoria:
    • saldo e giacenza media dei conti correnti postali e bancari, eventuali investimenti finanziari, azioni, titoli o partecipazioni;
    • valore degli immobili di proprietà;
    • altri redditi, come pensioni, indennità o sussidi;
    • eventuali beni mobili, come auto, moto e altri veicoli;
    • documentazione su eventuali beni in affitto o in comodato.
  • Eventuale documentazione per il riconoscimento di disabilità o altre situazioni particolari che possono influenzare il valore dell’ISEE.

Modalità di Presentazione dell’ISEE

Una volta raccolta tutta la documentazione necessaria è possibile compilare la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostituiva Unica. Quest’ultima raccoglie tutte le informazioni inerenti la situazione patrimoniale e reddituale del nucleo famigliare e permette di effettuare il calcolo dell’ISEE. Una volta compilata, è possibile presentare la DSU rivolgendosi ad un CAF oppure online attraverso il sito dell’INPS. Per effettuare quest’ultima operazione bisogna effettuare l’accesso all’area riservata attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Una volta presentata la DSU, l’Inps provvede alla relativa elaborazione e a calcolare il valore dell’ISEE. Il relativo certificato viene reso disponibile nell’arco di qualche giorno nell’area riservata del sito dell’Inps oppure inviata tramite mail o posta al soggetto interessato. Per coloro che hanno presentato la DSU nel 2024, ricordiamo, l’ISEE è valido sino al 31 dicembre 2024. A partire dal 1° gennaio 2025, pertanto, si dovrà rifare l’ISEE. In caso di dubbi sulle modalità di calcolo o presentazione dell’ISEE si invita a rivolgersi direttamente all’INPS oppure ad un CAF o Patronato.

Tipologie di DSU

Come già detto, per ottenere l’ISEE bisogna presentare innanzitutto la DSU. Quest’ultima contiene tutte le informazioni anagrafiche, patrimoniali e reddituali del nucleo familiare. A partire dal 2015 esistono tre diverse tipologie di modelli DSU. A seconda delle proprie finalità bisogna scegliere il modello più adatto alle proprie necessità. In particolare sono disponibili:

  • DSU Mini. È il modello più utilizzato e permette di calcolare l’ISEE ordinario o standard;
  • DSU Integrale. In alcuni casi la DSU mini non è sufficiente e per questo bisogna presentare la versione integrale che permette di fornire un maggior numero di informazioni. Ad esempio tale modello è necessario per richiedere l’ISEE università per il sostegno allo studio o servizi sociosanitari.
  • DSU corrente. Serve ad integrazione o modificare un modello ISEE nel caso in cui si manifestino eventi che comportino una variazione della situazione reddituale o patrimoniale pari almeno al 25% rispetto all’ISEE originario.

Simulazione ISEE Online

L’INPS mette a disposizione sul proprio sito un servizio per simulare il calcolo del proprio ISEE. Basta inserire alcune informazioni, come ad esempio il numero dei componenti del nucleo familiare, se la casa è in affitto oppure di proprietà, ma anche il patrimonio mobiliare quello immobiliare e il gioco è fatto. In poco tempo si ottiene una stima della situazione economica della propria famiglia, grazie a cui valutare anticipatamente il potenziale possesso dei requisiti per accedere a delle prestazioni sociali agevolate. In ogni caso, onde evitare possibili errori si consiglia di rivolgersi sempre ad un esperto del settore per ottenere maggiori informazioni in merito.

ISEE e controlli: cosa sapere

L’INPS effettua periodicamente dei controlli per accertare che l’ISEE sia corretto. In caso di errori provvede a comunicare al cittadino le eventuali incongruenze. In particolare, stando all’articolo 316 ter del codice penale, sono puniti coloro che percepiscono indebitamente erogazioni pubbliche in seguito alla presentazione di documenti falsi, attestanti cose non veritiere oppure omettendo alcune informazioni. Se la somma indebitamente percepita è pari a massimo a 3.999,96 euro, si rischia una sanzione amministrativa che da 5.164 euro a 25.822 euro. Se si ottiene un bonus superiore a 3.999,96 euro, si rischia una sanzione penale, con una reclusione che da sei mesi a tre anni.

Conclusione

L’ISEE è un documento importante per tutte le famiglie alle prese con delle difficoltà economiche. Questo perché permette loro di accedere a diverse agevolazioni sociali e servizi sanitari senza pagare. Conoscere le modalità di calcolo, i documenti richiesti e le tipologie di ISEE è essenziale per sapere a quali prestazioni sociali si ha diritto, come ad esempio bonus energia elettrica, bonus gas, agevolazioni mensa scolastica, riduzione tasse universitarie o ricovero in RSA per persone non autosufficienti. Il tutto a patto di presentare solamente informazioni veritiere, onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni.

Riassumendo…

  • ISEE: documento che permette di valutare in modo oggettivo la situazione economica delle famiglie.
  • Destinatari: le famiglie che desiderano accedere a prestazioni sociali e bonus.
  • Tipologie di ISEE: ordinario, corrente, università, minorenni e sociosanitario.
  • Per ottenere l’ISEE bisogna compilare la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
  • Sanzioni amministrativi o addirittura penali in caso di incongruenze.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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