Con la firma del decreto da parte della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, finalmente vengono recepite importanti novità riguardanti l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Modifiche che, rappresentano una tappa fondamentale per rendere operative alcune misure previste dalla legge di bilancio del 2024. Il cambiamento, una volta completato il percorso normativo, avrà implicazioni significative per il calcolo dell’ISEE a partire dal 2025.
Ci riferiamo all’esclusione dei titoli di Stato e altri prodotti finanziari. Una misura che sarebbe dovuta già andare in vigore dal 2024 ma che diventa ufficiale solo nel 2025.
ISEE: esclusione titoli di Stato e prodotti di risparmio
La riforma del regolamento riguarda l’esclusione, dal calcolo dell’ISEE, di titoli di Stato e di alcune categorie di prodotti finanziari fino a un limite complessivo di 50.000 euro. Si tratta di strumenti di risparmio garantiti dallo Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale. Questa esclusione mira a incentivare il risparmio in strumenti sicuri e protetti, eliminando l’impatto di tali prodotti sulla valutazione della situazione economica familiare.
La misura non è ancora immediatamente attuativa. Dopo la firma del DPCM, il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti per l’esame preliminare. Una volta ottenuto il via libera, il testo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventerà ufficialmente operativo. Solo allora sarà possibile richiedere l’ISEE 2025 tenendo conto di queste nuove regole.
Impatto sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica
La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), il documento essenziale per la determinazione dell’ISEE, subirà delle modifiche per adattarsi alle nuove disposizioni. I nuclei familiari che avranno già presentato l’ISEE per il 2025 prima dell’entrata in vigore del decreto potranno richiedere una rielaborazione della propria DSU.
Questo permetterà di escludere retroattivamente i prodotti finanziari indicati, garantendo così un trattamento uniforme e coerente per tutti i contribuenti.
Tutte le info sulla DSU sono disponibili nel portale Unico ISEE.
Sostegno ai Nuclei Familiari con Disabilità
Un altro importante elemento introdotto con la riforma riguarda le famiglie con componenti disabili o non autosufficienti. Per queste categorie, il calcolo dell’ISEE subirà un alleggerimento significativo.
Sarà possibile escludere dal reddito considerato per ogni componente interessato i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari. Questo comprende anche le somme ricevute attraverso carte di debito specificamente erogate per condizioni di disabilità.
Oltre a questa esclusione, verrà attribuita una maggiorazione al parametro della scala di equivalenza. Per ogni componente del nucleo familiare con disabilità media, grave o con non autosufficienza, si applicherà un incremento pari a 0,5. Questo adeguamento rappresenta un riconoscimento concreto delle maggiori esigenze economiche di tali nuclei familiari.
Novità ISEE: tempistiche e prossimi passaggi
Si tiene a ribadire che affinché le novità diventino effettive, occorre attendere la conclusione dell’iter normativo. La Corte dei Conti dovrà esaminare il testo e, successivamente, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Solo a quel punto i cambiamenti saranno pienamente operativi e applicabili.
Per i cittadini, sarà fondamentale tenere monitorata la situazione, in particolare per coloro che potrebbero trarre vantaggio dalle modifiche previste. Gli enti che assistono nella compilazione dell’ISEE, come i Centri di Assistenza Fiscale (CAF), avranno un ruolo cruciale nel supportare i contribuenti durante questa transizione.
Riassumendo…
- Firmato decreto che modifica il calcolo ISEE, operativo dal 2025 dopo pubblicazione ufficiale.
- Esclusi titoli di Stato. E anche risparmi garantiti fino a 50.000 euro dall’ISEE.
- Possibile rielaborazione DSU per adeguare l’ISEE alle nuove regole retroattive dal 1° gennaio 2025.
- Esclusi trattamenti assistenziali e previdenziali per famiglie con disabili dal reddito ISEE.
- Maggiorazione di 0,5 nella scala di equivalenza per componenti disabili o non autosufficienti.
- Modifiche mirano a equità sociale e supporto a famiglie vulnerabili e risparmiatori.