Dal 3 aprile 2025 è entrata in vigore una significativa novità in ambito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che introduce un’importante opportunità per molte famiglie italiane. Con l’aggiornamento normativo previsto dal comma 4-bis dell’articolo 5 del D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159, come modificato dal D.P.C.M. 14 gennaio 2025, n. 13, viene consentita l’esclusione dal patrimonio mobiliare – ai fini del calcolo dell’indicatore – di determinate tipologie di strumenti di risparmio.
Questa possibilità rappresenta un vantaggio concreto per i nuclei familiari che detengono particolari forme di investimento e risparmio, i cui effetti si riflettono direttamente sulla determinazione dell’ISEE. Si tratta di una misura pensata per offrire una valutazione economica più aderente alla reale condizione di molte famiglie, soprattutto quelle che, pur disponendo di forme di risparmio a basso rischio, non godono di un elevato reddito disponibile.
Esclusione dal calcolo ISEE: cosa cambia
Le modifiche introdotte permettono di sottrarre, dal calcolo ISEE, fino a 50.000 euro per nucleo familiare dal computo del patrimonio mobiliare. Questo importo riguarda specificamente alcuni strumenti di risparmio tradizionalmente considerati sicuri e a basso rendimento, riconoscendo implicitamente la loro funzione di tutela del risparmio piuttosto che di investimento speculativo.
In particolare, i rapporti finanziari che possono essere esclusi, nel rispetto del tetto massimo previsto, sono i seguenti:
- Titoli di Stato regolati dall’art. 3 del DPR 30 dicembre 2003, n. 398, tra cui:
- Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)
- Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), in tutte le loro categorie
- Certificati di Credito del Tesoro (CCTeu)
- Buoni fruttiferi postali, inclusi anche quelli che sono stati successivamente trasferiti allo Stato
- Libretti di risparmio postale, strumento diffuso e ampiamente utilizzato da molte famiglie italiane.
Questa esclusione consente una maggiore equità nella misurazione della condizione economica di coloro che, pur avendo piccoli risparmi, non dispongono di un’elevata capacità di spesa. Si ribadisce ancora una volta che la franchigia di 50.000 euro deve intendersi complessiva (ossia come somma di tutti i predetti rapporti) e per nucleo familiare (non per singolo componente del nucleo).
DSU e codici interessati
Per rendere effettiva l’esclusione, è fondamentale la corretta compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento che costituisce la base per il calcolo dell’ISEE. Le tipologie di rapporti finanziari oggetto di esclusione sono elencate nel quadro FC2 della DSU.
I codici specifici da considerare, che indicano i rapporti finanziari escludibili fino al limite stabilito di 50.000 euro, sono:
- Codice 02 – Riferito a rapporti relativi a conti deposito titoli e/o obbligazioni
- Codice 03 – Per conti deposito a risparmio, siano essi liberi o vincolati, detenuti esclusivamente presso Poste Italiane
- Codice 06 – Per gestioni patrimoniali
- Codice 07 – Certificati di deposito e buoni fruttiferi postali, anche questi esclusivamente detenuti tramite Poste Italiane.
È essenziale verificare che i rapporti dichiarati corrispondano esattamente a quelli individuati dalla normativa per poter beneficiare della riduzione dell’indicatore.
Attestazioni ISEE già presentate: cosa succede
Un aspetto importante da chiarire riguarda la validità delle DSU già presentate nel corso del 2025. In linea con le disposizioni in essere, queste attestazioni restano valide fino alla loro scadenza naturale, ovvero fino al 31 dicembre 2025.
Tuttavia, è riconosciuta la possibilità per il dichiarante di presentare una nuova DSU nel corso dell’anno, con l’obiettivo di ottenere una nuova attestazione ISEE che tenga conto delle modifiche normative.
Questa opzione può risultare particolarmente utile per chi ha già presentato una DSU in precedenza ma si trova nelle condizioni per beneficiare dell’esclusione dei risparmi elencati dalla nuova normativa. In questi casi, la presentazione di una DSU aggiornata permette di ottenere un indicatore economico potenzialmente più favorevole, utile per l’accesso a prestazioni sociali agevolate. Ricordiamo che l’INPS mette a disposizione un simulatore per il calcolo ISEE.
Nuovo calcolo ISEE: una misura a sostegno del risparmio prudente
L’introduzione di questa esclusione va letta come un riconoscimento, da parte del legislatore, della funzione prudenziale svolta da certi strumenti finanziari. Titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali sono tradizionalmente utilizzati dalle famiglie italiane per proteggere piccoli risparmi dall’inflazione, piuttosto che per finalità speculative.
In questo contesto, il calcolo dell’ISEE si adatta maggiormente a una visione equa della condizione economica complessiva del nucleo familiare. Il patrimonio mobiliare non viene più trattato in modo uniforme, ma differenziato in base alla sua natura e finalità. Questo cambiamento potrebbe riflettersi positivamente sul numero di famiglie che, pur possedendo piccole riserve finanziarie, potranno finalmente accedere a servizi sociali con condizioni più vantaggiose.
Riassumendo
- Dal 3 aprile 2025 esclusi alcuni risparmi dal calcolo dell’ISEE fino a 50.000 €.
- L’esclusione riguarda Titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale.
- Rientrano nella misura solo i rapporti indicati nel quadro FC2 della DSU.
- Validi solo i codici 02, 03, 06 e 07 della dichiarazione finanziaria.
- Le DSU già presentate restano valide fino al 31 dicembre 2025.
- Possibile aggiornare la DSU per beneficiare delle nuove regole ISEE.