ISEE senza libretti e buoni: percorso lungo, traguardo vicino

Il percorso è stato lungo ma sa aprile 2025, l’ISEE cambierà: esclusi dal calcolo libretti, buoni e titoli di risparmio fino a 50.000 euro.
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Foto © Pixabay

Finalmente ci siamo. IL traguardo è davvero vicino. A partire da aprile 2025, entrerà ufficialmente in vigore una modifica significativa nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

La novità riguarda l’esclusione dal patrimonio mobiliare di alcune forme di risparmio fino a un tetto massimo di 50.000 euro. L’aggiornamento normativo, introdotto inizialmente dalla Legge di Bilancio 2024, è stato poi reso operativo attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio 2025 ed entrato in vigore il 5 marzo.

Questa modifica, attesa da oltre un anno, avrà un impatto significativo sul calcolo dell’ISEE, migliorando l’accesso alle prestazioni sociali per molte famiglie italiane.

Il percorso normativo e l’attuazione del nuovo ISEE

L’iter di approvazione di questa riforma ha attraversato diverse fasi. La Legge di Bilancio 2024 aveva previsto che libretti postali, buoni fruttiferi, titoli di Stato e altre forme di risparmio non fossero più considerati nel calcolo dell’ISEE fino a un massimo di 50.000 euro.

Tuttavia, l’operatività della norma è stata subordinata all’adozione di un decreto governativo, il quale ha tardato un anno ad essere emanato. Il 14 gennaio 2025, il Dpcm n. 13/2025 ha finalmente dato concretezza alla misura, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio e l’entrata in vigore fissata per il 5 marzo.

L’INPS, l’ente incaricato della gestione e del rilascio dell’ISEE, ha successivamente confermato che i nuovi modelli di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sarebbero stati resi disponibili entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, quindi al più tardi il 4 aprile 2025. Questo significa che, da aprile, sarà possibile richiedere il calcolo del proprio ISEE tenendo conto della nuova esclusione dei risparmi fino a 50.000 euro.

Quali sono gli effetti per le famiglie italiane?

La revisione dei criteri di calcolo dell’ISEE rappresenta un cambiamento significativo per molte famiglie italiane. In particolare, questa modifica consentirà di ridurre artificialmente l’importo del patrimonio mobiliare dichiarato, favorendo un abbassamento dell’indicatore complessivo. Un valore ISEE più basso si traduce nella possibilità di accedere a una serie di agevolazioni e prestazioni sociali che altrimenti sarebbero precluse.

Le persone che non hanno ancora presentato la DSU per il 2025 potranno avvalersi fin da subito della nuova metodologia di calcolo. Tuttavia, anche chi ha già ottenuto un ISEE nel corso del 2025 potrà richiedere una rielaborazione della propria situazione patrimoniale per usufruire delle nuove condizioni, nel caso in cui queste risultino più favorevoli.

Ricalcolo dell’ISEE: cosa devono fare i contribuenti?

Le famiglie che hanno già ottenuto l’attestazione ISEE 2025 potranno scegliere tra due opzioni:

  • Mantenere il valore attuale fino alla scadenza naturale del 31 dicembre 2025. Questo è possibile se la soglia del patrimonio mobiliare già dichiarato non incide negativamente sulle agevolazioni richieste.
  • Richiedere un ricalcolo dell’ISEE alla luce della nuova normativa. Se l’esclusione dal computo di risparmi fino a 50.000 euro può consentire l’accesso a maggiori benefici sociali o a condizioni più vantaggiose, sarà possibile presentare una nuova DSU aggiornata.

Va sottolineato che l’INPS non procederà automaticamente alla revisione degli ISEE già emessi. Sarà compito delle famiglie verificare se il ricalcolo può portare vantaggi concreti e, nel caso, presentare una nuova dichiarazione.

ISEE da rifare: effetti prestazioni sociali

L’ISEE è un parametro fondamentale per determinare l’accesso a numerosi servizi e prestazioni sociali agevolate, tra cui:

  • Assegno Unico Universale per i figli;
  • Riduzione delle tasse universitarie e borse di studio;
  • Agevolazioni per il pagamento di utenze domestiche (bonus luce, gas, acqua, nuovo bonus TARI);
  • Esenzioni o riduzioni sul ticket sanitario;
  • Contributi per l’affitto o accesso all’edilizia popolare.

L’abbassamento dell’indicatore grazie alla nuova esclusione del risparmio mobiliare fino a 50.000 euro potrebbe quindi consentire a molte famiglie di rientrare nelle soglie previste per questi benefici, aumentando così il numero di aventi diritto. Valutare la convenienza o meno a rifare l’ISEE è un passo da fare prima di agire. Casomai consultando CAF e professionisti che potrebbero simulare di quanto si abbasserebbe il valore. Anche perché questo secondo ISEE potrebbe essere a pagamento (fino a 25 euro).

Riassumendo

  • Nuova regola ISEE 2025: Esclusi risparmi fino a 50.000 euro dal calcolo dell’indicatore.
  • Approvazione e attuazione: Legge di Bilancio 2024, Dpcm gennaio 2025, operativa da aprile.
  • Effetti sulle famiglie: L’ISEE si abbassa, più persone accedono alle agevolazioni sociali.
  • Ricalcolo dell’ISEE: Possibile richiederlo se la modifica porta vantaggi economici.
  • Prestazioni sociali: Possibili benefici su assegni, tasse universitarie, bollette, affitto e sanità.
  • Sistema più equo: Riconosciuta l’importanza del risparmio senza penalizzarlo per le agevolazioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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