ISEE senza titoli di Stato e libretti: spunta il mese per aggiornare la DSU

In vigore il decreto che esclude titoli di Stato e libretti dall'ISEE 2025. La strada non è ancora completa. Aggiornamenti non prima di aprile
13 ore fa
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Novità ISEE 2025
Foto © Pixabay

L’atteso decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, n. 13, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, come noto, ha introdotto significative modifiche al regolamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Ossia, il parametro essenziale per l’accesso a numerose agevolazioni sociali.

La sua entrata in vigore è prevista per il 5 marzo 2025 (ossia oggi), ma l’applicazione effettiva delle nuove disposizioni richiederà alcuni adeguamenti tecnici e amministrativi.

Le novità principali nella determinazione dell’ISEE

Le modifiche introdotte rispondono a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, che prevede una revisione dei criteri di calcolo dell’ISEE con l’obiettivo di favorire un maggiore accesso alle prestazioni sociali per determinate categorie di cittadini.

Tra i cambiamenti più rilevanti si evidenziano:

  • Esclusione di alcuni strumenti di risparmio dal calcolo: i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e gli strumenti di risparmio postale garantiti dallo Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio, non verranno più considerati nel calcolo dell’ISEE 2025 (e successivi) fino a un massimo di 50.000 euro.
  • Eliminazione di alcuni redditi legati alla disabilità: tutte le somme percepite a titolo di reddito legate a condizioni di disabilità non saranno più conteggiate ai fini della determinazione dell’indicatore economico.
  • Esenzione per famiglie in affitto: viene introdotta una soglia minima di esenzione pari a 7.000 euro per i nuclei familiari che risiedono in abitazioni in locazione, alleggerendo così il peso economico per chi paga un canone mensile.

Tempistiche e iter di adeguamento

Nonostante la data ufficiale di entrata in vigore sia fissata al 5 marzo 2025, affinché le nuove regole siano effettivamente operative, sarà necessario attendere specifiche disposizioni attuative da parte dell’INPS, che dovrà aggiornare i modelli e i sistemi di calcolo.

L’implementazione della riforma richiede almeno un altro mese di lavoro per consentire agli enti coinvolti, tra cui i Centri di Assistenza Fiscale (CAF), di aggiornare le procedure informatiche e amministrative. Solo dopo questa fase di adeguamento sarà possibile richiedere l’ISEE basato sui nuovi criteri.

Tavolo tecnico e passaggi operativi fino all’aggiornamento ISEE 2025

Per gestire le attività necessarie all’attuazione della riforma, il Ministero del Lavoro sarebbe convocato per oggi stesso, 5 marzo 2025, un tavolo tecnico, a cui parteciperanno la Consulta dei CAF, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è coordinare le seguenti azioni:

  • Approvazione del nuovo Modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): il Ministero del Lavoro dovrà emanare un decreto direttoriale per aggiornare il modello DSU, documento necessario per la richiesta dell’ISEE. Questo dovrà recepire tutte le nuove esclusioni introdotte dalla normativa.
  • Adeguamento dei software: le software house che collaborano con l’INPS dovranno aggiornare i propri sistemi per garantire l’adeguamento ai nuovi criteri di calcolo.
  • Comunicazione ufficiale dell’INPS: sarà necessario un documento ufficiale che fornisca indicazioni tecniche dettagliate ai CAF e ai cittadini sulle nuove modalità di determinazione dell’ISEE.
  • Chiarimenti sui costi delle dichiarazioni: dal 1° ottobre 2023, le DSU successive alla prima non sono più gratuite.

    I CAF hanno chiesto chiarimenti sulle coperture finanziarie necessarie affinché il ricalcolo dell’ISEE in base alle nuove regole possa avvenire senza costi aggiuntivi per i cittadini.

Considerando, dunque, le tempistiche tecniche e amministrative, i cittadini non potranno richiedere l’ISEE aggiornato prima di aprile 2025. Sarà, infatti, necessario attendere il completamento delle procedure di adeguamento, inclusa l’approvazione del nuovo modello DSU e l’aggiornamento dei sistemi di calcolo da parte dell’INPS e dei CAF.

Riassumendo

  • Nuove regole ISEE : dal 5 marzo 2025 cambia il calcolo per l’accesso alle agevolazioni sociali.
  • Esclusioni dal calcolo: BTP, libretti e buoni postali fino a 50.000 euro non influenzeranno l’ISEE.
  • Agevolazioni aggiuntive: Esenzione di 7.000 euro per famiglie in affitto e redditi da disabilità esclusi.
  • Adeguamenti necessari: INPS e CAF dovranno aggiornare modelli, software e procedure informatiche.
  • Tavolo tecnico: Ministero, INPS e CAF coordineranno l’implementazione con nuove istruzioni operative.
  • ISEE aggiornato da aprile: Le richieste con le nuove regole saranno possibili solo (si spera) da aprile 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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