ISEE studenti: nuove regole per l’indipendenza economica

L’ISEE per studenti è fondamentale per ottenere agevolazioni economiche, ma i nuovi requisiti rendono l’autonomia più complessa
3 settimane fa
3 minuti di lettura
isee
Foto © Investireoggi

Con l’arrivo dell’autunno, per molti studenti universitari italiani si avvicina il momento di presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Questa è necessaria per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). L’ISEE, indispensabile per accedere a borse di studio, agevolazioni sui costi di iscrizione o riduzioni sulle tasse universitarie, è diventato più rigoroso. In particolare per quegli studenti che desiderano presentare un ISEE autonomo rispetto al nucleo familiare di origine.

Negli ultimi anni, i criteri per ottenere l’ISEE studenti sono diventati più stringenti.

Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda l’aumento della soglia di reddito richiesta per essere considerati autonomi dal proprio nucleo familiare. Passata da 6.500 euro a 9.000 euro. Questo ha reso più complesso per molti giovani dimostrare la propria indipendenza economica. Senza dover ricorrere ai dati fiscali e patrimoniali della famiglia di origine.

ISEE studenti la condizione di autonomia

L’autonomia economica di uno studente è un elemento chiave per ottenere un ISEE separato dal nucleo familiare, e i criteri per determinarla sono principalmente due: la residenza e la capacità reddituale.

  • Residenza: lo studente deve risiedere al di fuori dell’abitazione della famiglia di origine da almeno due anni. Questo significa che, per essere considerato indipendente, lo studente deve aver vissuto in un’abitazione che non sia di proprietà di un familiare. E per almeno due anni prima della presentazione della domanda per l’iscrizione all’università. Un esempio tipico è rappresentato da uno studente che si è trasferito per motivi di lavoro o che si è sposato, iniziando una vita autonoma in una casa propria.
  • Capacità di reddito: oltre alla residenza, l’altro criterio fondamentale è il reddito personale dello studente. La nuova soglia di 9.000 euro di reddito minimo rappresenta un aumento significativo rispetto al passato, rendendo più difficile per molti studenti dimostrare di poter sostenere economicamente se stessi senza l’appoggio del nucleo familiare. Questo reddito può essere generato dal lavoro dello studente stesso oppure, in caso di studenti sposati o conviventi, può includere anche il reddito del coniuge o del compagno.

Ricordiamo anche che, pur se la legge di bilancio 2024 lo ha stabilito, non si possono ancora togliere i titoli di Stato dall’ISEE.

E ciò vale sia per l’ISEE ordinario che per l’ISEE studenti.

Dettagli sui requisiti di residenza

Il requisito della residenza, oltre alla durata minima di due anni, prevede che lo studente viva in un’abitazione che non sia di proprietà né dei genitori né di altri membri della famiglia. Questo aspetto è cruciale e spesso causa di confusione. Infatti, non è sufficiente che lo studente non viva più con i genitori; è necessario che l’abitazione in cui risiede non appartenga, ad esempio, ai nonni o ai fratelli. Se lo studente vive in una casa ereditata dai propri genitori o in una casa intestata ai nonni, non può essere considerato autonomo secondo i criteri dell’ISEE.

Un caso tipico di mancata autonomia si verifica quando lo studente vive in un immobile di proprietà del coniuge o del compagno, ma appartenente ai genitori di quest’ultimo. Anche in questo caso, nonostante lo studente risieda formalmente in un’altra abitazione, l’ISEE lo considererà comunque parte del nucleo familiare di origine del coniuge, facendo decadere la condizione di indipendenza economica.

ISEE studenti e la soglia di reddito: un vincolo più selettivo

Uno degli aspetti più controversi della recente normativa riguarda l’aumento della soglia di reddito richiesta per essere considerati autonomi. Il passaggio da 6.500 a 9.000 euro annui ha escluso molti studenti che in precedenza avrebbero potuto presentare un ISEE autonomo. Questo incremento rende la soglia di accesso alle agevolazioni più selettiva, limitando la possibilità per i giovani di ottenere vantaggi economici senza il supporto dei dati finanziari del proprio nucleo familiare.

L’innalzamento della soglia risponde alla necessità di adattare i parametri economici alle nuove condizioni del mercato del lavoro e al costo della vita. Ma ciò ha avuto l’effetto di rendere più difficile per gli studenti universitari dimostrare la propria indipendenza. È importante, quindi, che gli studenti pianifichino con attenzione le proprie mosse, valutando con precisione la possibilità di soddisfare questi nuovi requisiti prima di presentare la domanda per l’ISEE.

Come prepararsi per la domanda di ISEE studenti

Per ottenere l’ISEE studenti, è fondamentale essere ben preparati e conoscere nel dettaglio i requisiti richiesti. Il primo passo consiste nel raccogliere tutta la documentazione necessaria, che include:

  • Informazioni sulla residenza: lo studente deve dimostrare di risiedere da almeno due anni in una casa che non appartiene al proprio nucleo familiare. Sarà quindi necessario presentare documenti che comprovino il contratto di locazione o altre prove valide della residenza autonoma.
  • Prove del reddito: è necessario fornire documenti che dimostrino di aver percepito un reddito pari o superiore a 9.000 euro nell’anno fiscale precedente. Nel caso di studenti sposati o conviventi, sarà possibile includere anche il reddito del coniuge o del compagno.
  • Documentazione del nucleo familiare: in aggiunta alle prove di residenza e di reddito, è necessario presentare anche la dichiarazione relativa alla composizione del nucleo familiare, in modo da confermare la propria autonomia rispetto ai genitori.

Riassumendo…

  • L’ISEE studenti è cruciale per agevolazioni universitarie, con criteri più severi sull’autonomia.
  • L’autonomia richiede residenza fuori dal nucleo familiare per almeno due anni.
  • Il reddito minimo per essere autonomi è salito da 6.500 a 9.000 euro.
  • La residenza deve essere in un’abitazione non di proprietà familiare.
  • Anche case di proprietà del coniuge o della sua famiglia impediscono l’autonomia.
  • La documentazione necessaria include prove di residenza, reddito e composizione familiare.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema FISCO

benzina e diesel
Articolo precedente

Riforma rete carburanti, cos’è e perché i benzinai protestano

Vontobel: Investire su Banche Europee, con effetto fast step down e alto rendimento
Articolo seguente

Investire su Banche Europee, con effetto fast step down e alto rendimento