Nuovo regolamento da seguire per aziende e ispettori, arriva la nota n. 1357 riguardo l’applicazione del decreto legislativo n. 103/2024 e le ispezioni sul lavoro irregolare cambiano ancora. Le nuove indicazioni operative sono state comunicate direttamente dall’INL, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e svela quali sono le linee guida da seguire al fine di semplificare i controlli. Nella nota si legge che tale regolamento serve appunto a rendere più semplici i controlli sulle attività economiche, così che le imprese abbiano a che fare con verifiche amministrative meno onerose.
Nuovi controlli da seguire
Il nuovo decreto apre la strada a linee guida inedite da applicare ai controlli amministrativi svolti sulle attività economiche. Una delle novità più importanti è l’introduzione di una diffida amministrativa. Si tratta di una sorta di notifica, un invito formale rivolto al trasgressore al fine di regolarizzare la sua posizione prima che si proceda alla contestazione effettiva. A inizio luglio vi abbiamo parlato del lancio di una task force contro il lavoro nero, i controlli a tappeto sull’operato delle aziende proseguono quindi con altre importanti novità. Il decreto poi cerca anche di snellire quella che è la burocrazia delle ispezioni sul lavoro irregolare andando a censire i controlli stessi, ossia pubblicarne gli esiti sui siti istituzionali delle amministrazioni al fine di scongiurarne duplicazioni e sovrapposizioni.
Il terzo articolo del decreto offre invece la possibilità alle imprese di ottenere un Report certificativo, ossia un sistema di identificazione e gestione del rischio su base volontaria che sarà rilasciato da organismi accreditati e avrà lo scopo di programmare controlli meno invasivi e più mirati. Il decreto sottolinea poi un importante principio di cui gli ispettori dovranno tenere conto, ossia la proporzionalità delle richieste. I controlli dovranno quindi essere programmati alla gravità del rischio. Altro importante tassello del decreto è l’introduzione di una sanatoria più leggera.
Ispezioni lavoro irregolare, chi rischia?
Il nuovo decreto cambia le carte in tavola per tutti, sia per gli ispettori del lavoro che per le aziende che saranno coinvolte nelle ispezioni. Per i primi si sottolinea l’importanza di operare in collaborazione con le stesse aziende esaminate, senza puntare subito dritti alla sanzione. Infatti, l’introduzione della diffida amministrativa mira appunto su prevenzione e collaborazione, anziché entrare a gamba tesa con la punizione. Come detto, anche per le aziende le cose si fanno più semplici e chiare. Le linee guida offrono motivi più leggibili in merito a quando possono essere soggette ad ispezioni, inoltre il già citato report certificativo propone controlli meno invasivi. I rischi naturalmente sono tutti per quelle attività commerciali che operano in settori con alti tassi di irregolarità e che si rivelano essere non conformi alle normative lavorative.
Quelle più a rischio di ispezioni e sanzioni sono le aziende operanti nei settori di agricoltura, edilizia e ristorazione, in quanto tali settori sono storicamente caratterizzati da lavoro sommerso e pratiche irregolari. I nuovi controlli ovviamente non tralasceranno l’operato di aziende già in passato segnalate per lavoro irregolare e sanzionate, quindi queste attività con precedenti faranno bene a essere certe di avere tutto in regola se vogliono evitare qualche brutta sorpresa.
Riassumendo…
- nuovo decreto sulle ispezioni per lavoro irregolare, gli ispettori hanno nuove linee da seguire;
- si punta alla collaborazione con le aziende, lasciando la sanzione come ultima ratio;
- introdotto anche un report certificativo per le aziende per avere controlli più mirati e meno invasivi.