Campagna euro-scettica per Berlusconi?
Ma secondo Feltri, l’unica vera svolta, in grado di fare sterzare il Cavaliere sarebbe una: mettersi a capo di una campagna anti-euro e anti-UE, similmente a quanto hanno fatto gli inglesi di recente con la Brexit, nel tentativo di restituire all’Italia un minimo di dignità nazionale, che avrebbe perso all’interno delle istituzioni comunitarie.
Per questo, gli consiglia di allearsi con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e persino con il Movimento 5 Stelle per scardinare il sistema.
Crisi UE sarebbe irreversibile con Italia euro-scettica
Sappiamo quanto forte sia l’ascendente del direttore sull’ex premier, nonostante un rapporto anche personale abbastanza burrascoso negli anni. E se Forza Italia decidesse di seguire il consiglio di Feltri, schierandosi apertamente su posizioni euro-scettiche? Di fatto, il PD resterebbe l’unico partito italiano a vocazione filo-UE, ma a Bruxelles inizierebbero a tremare al solo pensiero che non esisterebbe più alcuna alternativa europeista a Matteo Renzi.
E’ probabile che il suggerimento di Feltri sia destinato a rimanere inascoltato e che Forza Italia prosegua sulla china di un partito euro-critico, ma non troppo. D’altronde, fa parte del PPE, dal quale rischierebbe l’espulsione nel caso di posizioni concretamente anti-Bruxelles. E se, invece, fiutando che l’unico modo per attirare i milioni di elettori persi sia quello di condurre a viso aperto una battaglia contro l’euro e, addirittura, per indire un referendum sulla permanenza nell’Eurozona e/o anche nella UE?