Italia percepita ad alto rischio default
Ebbene, per assicurarsi contro il rischio default dell’Italia da qui a 5 anni bisogna sborsare oggi 153 bp o l’1,53% del capitale da tutelare, il terzo costo più alto dell’Eurozona dopo Grecia (909) e Portogallo (284). In Spagna, siamo a meno della metà (73), ossia a valori non lontanissimi da quelli di paesi “core”, come Francia (31) e Germania (19).
Ora, il costo è direttamente proporzionale al rischio, esattamente come accade per ogni altra polizza assicurativa. Prendete l’Rc Auto; costa sullo stesso veicolo di più a Napoli che non a Bolzano, perché per le statistiche è più facile avere incidenti nel capoluogo partenopeo che non nella città alto-atesina.
Capitali in fuga dall’Italia
In un solo anno, il costo dei cds sovrani italiani è aumentato del 37%, quello degli spagnoli si è ridotto del 21%. Se è vero, che il primo resti pur sempre a un quarto dei livelli record toccati subito dopo le dimissioni dell’allora premier Silvio Berlusconi nel novembre 2011, è indubbio che risulta salito ai massimi dal febbraio 2014, ovvero dall’insediamento dell’attuale governo.
Anche i numeri in arrivo dalle borse ci indicano un maggiore rischio percepito per l’Italia, se è vero che mediamente le piazze finanziarie europee hanno perso intorno al 12-13% nell’ultimo anno, ma Piazza Affari, complice il tonfo delle banche, è arretrata del 25% contro il -14% di Madrid, quest’ultima quasi in linea con il resto del Vecchio Continente, pur reduce da un anno turbolento sul piano politico-istituzionale.