Italia sempre più risucchiata dai Piigs
Infine, il Target 2. Cos’è? E’ il sistema dei pagamenti all’interno dell’Eurozona, che registra attraverso i suoi saldi i rapporti di credito-debito dei vari membri. Succede, che l’Italia segni ormai un rosso record di quasi 354 miliardi, circa un centinaio di più di quello massimo toccato all’apice della crisi dello spread nell’estate del 2012, ampliando il suo deficit di 107 miliardi quest’anno. La stessa Spagna sta messa male, registrando un passivo per quasi 320 miliardi, in aumento di 66 miliardi nel corso del 2016.
Da questi numeri, si evince che i flussi finanziari si spostano da mesi sempre più dal Sud al Nord Europa, con i paesi del Mediterraneo in misura crescente debitori di quelli nordici. La somma dei saldi di Finlandia, Olanda e Germania fa un attivo di 876,4 miliardi, mentre il saldo dei Piigs (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) segna un passivo quasi speculare di 814,3 miliardi. (Leggi anche: Effetto Draghi, capitali in fuga dai bond)
Non solo QE, è vera fuga di capitali dall’Italia
Le banche centrali dell’Eurozona tendono a sminuire la portata delle divisioni interne all’area, sostenendo che i flussi di questi tempi rifletterebbero gli acquisti dei bond attuati dagli istituti per il “quantitative easing” della BCE. In sostanza, la Banca d’Italia, ad esempio, acquista BTp, molti dei quali da investitori esteri, per cui formalmente nel sistema Target 2 si ottiene un flusso in uscita di capitali dal nostro paese. Verissimo, ma quand’anche fosse questa la giustificazione, sarebbe tutt’altro che rassicurante.
Quest’anno, come sopra scritto, il nostro passivo è salito di 107 miliardi. Ad occhio e croce, tra Banca d’Italia e BCE sono stati acquistati titoli italiani per 120-125 miliardi.