Dalla dichiarazione dei redditi di quest’anno emerge che gli italiani all’estero hanno meno ricchezza rispetto a dodici mesi prima. Il dato complessivo sulla ricchezza si ferma a 174,9 miliardi di euro, 43 miliardi e mezzo in meno, vale a dire una diminuzione pari al 20 per cento. I freddi numeri farebbero pensare, dunque, che gli italiani residenti fuori dall’Italia sono più poveri dello scorso anno, ma non sempre questo corrisponde al vero. Infatti, uno dei dati che deve far riflettere maggiormente riguarda quello dei flussi leciti e illeciti di denaro dall’Italia verso l’estero, rimasti invariati.
Il vuoto
Da un’analisi del Sole 24 Ore, che ha proposto la rielaborazione dei dati relativi alle Statistiche fiscali del dipartimento Finanze, si evince che dal 2017 al 2018 (anni di riferimento delle ultime due dichiarazioni dei redditi) ci sia stato un crollo per quanto riguarda la voce Altri beni e forme previdenziali: 4,2 miliardi di euro dichiarati quest’anno, contro gli oltre trenta miliardi rispetto alla dichiarazione dei redditi dello scorso anno (per l’anno fiscale 2017). Gli altri dieci miliardi mancano invece dai conti correnti e depositi, in ribasso dell’11,7 per cento a quota 47,4 miliardi di euro. Sostanzialmente invariato, invece, il dato riguardo alle attività finanziarie e ai beni immobili, che seppur in ribasso fanno segnare rispettivamente una flessione dello 0,7 e dello 0,4 per cento.
Ipotesi condono
Alla luce dei dati presentati dal Sole 24 Ore nell’approfondimento a cura dei giornalisti Giovanni Parente e Cristiano Dell’Oste, torna di stretta attualità l’ipotesi di condono avanzata da Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno, nonché vicepremier del governo Movimento 5 Stelle-Lega Nord, ha rilanciato l’idea di un condono fiscale al 20 per cento per completare la pace fiscale, come riportato da un’agenzia Ansa dello scorso 30 maggio (a proposito dell’incontro tra Salvini e il ministro dell’Economia Tria).
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